Affare di famiglia, lunedì il Pisa ad Italpol
Gli sviluppi societari in casa nerazzurra stanno prendendo la direzione che tutta la città osteggia con forza, e la grande manifestazione di oggi, con oltre 1000 tifosi all'aeroporto è li a testimoniarlo, ansieme alle comunicazioni di rigetto di una prenotazione alberghiera per 25 camere a al diniego all'uso dei campi da gioco comunicata ad AC Pisa 1909 dall'agriturismo Zara.
Al più tardi lunedì il PIsa sarà di Italpol, già questa sera, venerdì 26 agosto, avverrà un incontro fra Petroni Junior e Gravina, in pratica zio e nipote se non ci siamo persi qualche moglie di Fabio Petroni per strada, e lunedì si arriverà alle firme.
Tutto questo nonostante il Sindaco Filippeschi quest'oggi abbia tentato l'ultima carta. Il primo cittadino, con l'ausilio di un notaio e grazie alla generosità, mista a fede sportiva di alcuni imprenditori pisani, era riuscito a mettere insieme il gruzzolo mancante: quei 130.000 tanto bramati da Britaly Post al punto da far saltare ieri la trattativa. Questa volta i soldi ci sarebbero stati tutti, ma il figlio di Petroni, auguriamogli almeno di non essere figlio d'arte, ha tirato fuori un altro coniglio da cilindro: adesso vuole stornare dal computo dei soldi la parte che dovrebbe avere Fabrizio Lucchesi. Tradotti significa: "non mi importa quanto deve avere Lucchesi, poi mi regolo io con lui, datemi anche la sua parte". Questo ennesimo giochetto dei Petroni significa che adesso mancherebbero, senza stare a fare i conti della serva, una cifra fra 500 mila e 700 mila Euro. Lucchesi alla notizia è ovviamente andato su tutrte le furie, sperava che il Pisa finisse a Dana e cedendo il suo credito aveva dimostyrato questa volontà. Petroni invece così certifica quello che fin dall'inizio è stato il sospetto di tutti: fare del Pisa un affare di famiglia e dispetto di una città intera che osteggiava Britaly Post ed osteggerà Italpol considerata farina dello stesso sacco della sciagurata attuale proprietà. La firma sul contratto sarà il certificato di morte del calcio a PIsa
Il presidente della Lega di Serie B Abodi è al corrente della situazione ma non pare avere niente in contrario ad accogliere nella grande famiglia della cadetteria i Gravina. Il futuro presidente sarà Marco Calleri che immaginiamo portarà i giocatori della sua scuderia a rimpiazzare gli artefici della promozione che chiederanno la rescissione del contratto e lascieranno così il PIsa
Italpol è società che nasce come istituto di vigilanza, ad oggi è operante anche come Società di Servizi Fiduciari e Aziende Tecnologiche. Italpol è presente sul territorio nazionale con le proprie sedi direttive, oltre che nel Lazio, in Lombardia e Campania. Nel 2014 ha raggiunto un fatturato complessivo di oltre 100 milioni di euro e conta circa 2.500 dipendenti". Alla guida del gruppo Giulio Gravina che ha preso il testimone dal padre Domenico scomparso nel giugno di quest'anno. La Italpol deve molti dei suoi successi all'amicizia del fondatore con Gianfranco Fini, non a caso gran parte degli appalti pubblici in terra romana sono arrivati sotto amministrazioni di destra, da Storace ad Alemanno, passando per la Polverini-