Affitti brevi a Pisa, l'intervento di Luigi Sofia
Il consiglire comunale di Sinistra Unita per Pisa chiama in causa la Giunta Conti e, secono lui, l'ineriza nel non affrontare il problema degli affitti brevi in città
Questo il comunicato integrale
Caro Affitti: la politica è inerme e lo è per scelta La situazione degli affitti a Pisa è diventata insostenibile.
I dati parlano chiaro, come evidenziato dal Tirreno: oltre 12 euro al metro quadro e fino a 311 euro per una singola stanza ( prezzo medio). Giovani lavoratori e studenti sono ormai costretti a sacrifici enormi per poter permettersi un alloggio dignitoso.
Di fronte a questa emergenza, l’immobilismo della politica locale è una scelta consapevole, che ignora volutamente le esigenze delle fasce più deboli della Denunciamo fermamente l’incapacità e la mancata volontà della maggioranza di affrontare concretamente il problema.
In Consiglio Comunale sono stati bocciati tutti gli ordini del giorno presentati dall’opposizione per regolamentare il mercato degli affitti e proteggere i diritti di chi vive e lavora in questa città. Tra le proposte respinte, anche quella che chiedeva di istituire un registro formale per il fenomeno degli affitti brevi, ormai noto per aver drogato il mercato immobiliare e aver incentivato la speculazione. A peggiorare ulteriormente la situazione è stata la scelta del Governo nazionale – lo stesso che costituisce il riferimento politico della maggioranza che governa Pisa – di tagliare i fondi per il contributo affitti, un sostegno fondamentale per chi è in difficoltà economica. Questa decisione penalizza gravemente tutte quelle persone che già faticano a trovare un alloggio accessibile.
I cittadini pisani che, pur lavorando, non riescono a coprire il costo degli affitti, si trovano così doppiamente svantaggiati: da un lato, a causa della speculazione lasciata libera di proliferare, dall’altro, per l’assenza di un sostegno economico che prima alleviava almeno in parte il peso degli affitti.
La speculazione immobiliare a Pisa sta sfavorendo giovani, lavoratori precari e studenti, che contribuiscono attivamente alla vita economica e culturale della città, ma che ora si trovano messi ai margini. Chi si arricchisce sulla pelle dei più deboli viene favorito, mentre chi cerca una casa stabile deve fare i conti con prezzi insostenibili. Di fronte a questa deriva, chiediamo alla Giunta di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e di agire con decisione per regolamentare il settore degli affitti, frenando la speculazione e proteggendo i diritti di chi vive la precarietà abitativa. Non possiamo più accettare che la politica si nasconda dietro un muro di silenzio e inerzia, mentre la vita dei nostri cittadini viene messa in crisi.