Agitazione della Polizia Municipale a Pisa. Dove è il comandante?
I consiglieri del PD, portano alla ribalta le problematiche, già sottolineate dai sindacati, che affliggogo la Polizia Municipale di Pisa
«"Il Pesce puzza dalla testa" dice un detto. Quando le cose non vanno occorre partire da chi ha la responsabilità. Vorremmo dire che la responsabilità è del Sindaco e dell'assessore Bonanno, ma come tutti sanno si sono autocommissariati nominando e delegando a Ziello il tema sicurezza», attaccano così, Olivia Picchi e Vladimiro Basta, consiglieri comunali del PD, la loro riflessione sullo stato di agitazione proclamato dalla Polizia Municipale di Pisa (►leggi qui).
«Quale credibilità in termini organizzativi può avere un onorevole con una responsabilità che nei fatti non esiste e senza nessun potere reale? Si chiedono i due consiglieri. Oltre 150 agenti senza nessuna guida e con un comandante che nonostante gli slogan sulla sicurezza non arriva da oltre un anno. Tutto fermo a causa di concorsi e selezioni contestate e per la necessità di cercare equilibri e nomine che poco hanno a che vedere con la volontà di risolvere il problema. Quello che denunciano i Sindacati noi lo sosteniamo da tempo: agenti di PM utilizzati in sostituzione delle forze dell'ordine mettendo a serio rischio la loro sicurezza; spazi inadeguati ed inutilizzabili, come l'ufficio in viale Gramsci per far finta di aver aperto un presidio; concentrazione di personale nella zona Stazione come specchietto delle allodole dei cittadini. Scelta che rende il resto della città scoperta e degli accertamenti anagrafici e di controllo della popolazione impossibili da attuare; soppressione dei diritti dei lavoratori a partire dalle festività a turni senza nessuna logica e nessuna efficacia».
«Questo sintetizza bene che per la Giunta Conti la sicurezza è solo uno slogan. Non importa se si abbandonano pezzi di città e non si fanno quei controlli necessari e propri della PM, l'importante è avere quella macchina alla stazione dove fare selfie. L'agitazione della PM segue quella del personale dell'anagrafe e la vicenda dei dirigenti sospesi dal Tar. Amministrare è cosa seria, quando si fa male le ripercussioni economiche nelle tasche dei cittadini e di minori servizi sono ingenti», concludono Olivia Picchi e Vladimiro Basta.