Ai nastri di partenza la prevendita dei biglietti per gli spettacoli de La Città del Teatro

Eventi e Tempo libero
Cascina
Martedì, 27 Settembre 2022

Campagna abbonamenti già aperta in teatro, da sabato 1 ottobre saranno disponibili i biglietti per i singoli spettacoli presso il teatro, nel circuito Ticketone e on line

Sabato 29 ottobre si inaugura la stagione serale della Città del Teatro di Cascina (PI) con la nuova produzione di Fondazione Sipario Toscana “Italia – Brasile 3 a 2. il ritorno” di e con Davide Enia, spettacolo coprodotto con il Teatro Metastasio di Prato. 
La stagione serale “La Città e il Teatro” vedrà in scena 12 spettacoli da ottobre ad aprile. Ad inaugurarla sarà Italia- Brasile 3 a 2 il ritorno di e con Davide Enia la nuova produzione di Fondazione Sipario Toscana e Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Armunia, e proseguirà con alcuni degli artisti più rappresentativi del teatro contemporaneo quali Emma Dante, Marco Baliani, Lucia Calamaro, Chiara Francini, Motus/Silvia Calderoni, giovani compagnie come Kepler-452, Gli Omini, Consorzio Altre Produzioni Indipendenti fino ad arrivare alle contaminazioni di musica e teatro con Ramy Essam/Babilonia Teatro, Ginevra di Marco e Gaia Nanni.  
«Abbiamo pensato di chiamare questa stagione “Il teatro e la città”, nella convinzione di quanto sia indispensabile coltivare il legame che esiste fra la Fondazione come Centro di Produzione Teatrale, l’unico in Italia ad avere sede in una città non capoluogo di Provincia e il territorio in cui opera. 
Come sempre il nostro obiettivo è condividere con il pubblico alcune fra le migliori proposte teatrali presenti nel circuito nazionale, per nutrire quel dialogo mai interrotto tra palco e platea, in quel luogo e in quel tempo preciso che è il momento in cui si va in scena. Come se fossimo elementi differenti e complementari di una stessa orchestra, il pubblico è parte fondante dell’evento teatrale, quanto chi esercita il mestiere del teatro, dal pubblico non possiamo prescindere e non vogliamo farlo: il rischio che correremmo è quello di un’inutile autoreferenzialità.  
La stagione teatrale è un percorso che facciamo insieme ai nostri spettatori, sera dopo sera, stagione dopo stagione, frutto di un lavoro costante che abbiamo la fortuna di poter condividere nel suo momento finale, quando va in scena ogni singolo spettacolo. 
Questo significa anche esercitare un continuo ascolto, un confronto tra teatro e società e in questo senso produrre e programmare spettacoli che “ci parlano”, che parlano alle nostre diverse sensibilità, idee, convinzioni, credo sia significativo e importante.» - così presenta la stagione serale il direttore artistico Luca Marengo. 
 
Sabato 29 ottobre alle ore 21.00 alla Città del Teatro di Cascina Pisa, si inaugura la stagione serale con uno degli artisti più riconosciuti e premiati del panorama teatrale italiano: Davide Enia che porterà in scena il nuovo spettacolo “Italia – Brasile 3 a 2 Il ritorno” una produzione Fondazione Sipario Toscana con il Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con Armunia. Il lavoro ha debuttato questa estate al Festival dei Due Mondi di Spoleto e al Festival Inequilibrio di Castiglioncello, e sarà ospitato nei più importanti teatri italiani, tra i quali Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, Teatro Nazionale di Napoli, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Metastasio di Prato. Enia sarà accompagnato dalle musiche di Giulio Barocchieri e Fabio Finocchio. Il 2022 è stato l’anno del quarantennale della partita al Sarrìa di Barcellona, stadio che oggi non esiste più, e del ventennale del debutto dello spettacolo Italia – Brasile 3 a 2. 
La nuova messa in scena rivisiterà il testo originale, la regia, le luci, le musiche. Il mondo è cambiato, diverse sono le urgenze, i tempi sono cupi e l’esperienza del lockdown ha segnato uno spartiacque che rimette in discussione lo stesso dispositivo teatrale, la sua urgenza, il suo fine. 
 
Sabato 26 novembre Marco Baliani porta in scena “Una notte sbagliata, per la regia di Licia Maglietta. Lo spettacolo - spiega l’artista - è una tappa di ricerca del teatro post-narrazione, una narrazione dove il linguaggio orale del racconto non riesce più a dispiegarsi in un andamento lineare, ma si frantuma, produce loop verbali in cui il Tempo oscilla, senza obbligati nessi temporali. Un turbine linguistico sostenuto da un corpo che agisce l’evento in maniera performativa, un corpo che si metamorfizza a mano a mano che l’azione prosegue e che ricorda la body art degli anni ‘70. Un montaggio drammaturgico che tiene conto delle nuove percezioni con cui viene veicolata la realtà, nuove forme comunicative con cui il teatro si misura e si rinnova. 
 
Sabato 3 dicembre “darwin inconsolabile (un pezzo per anime in pena)” di Lucia Calamaro, una delle autrici più significative e riconosciute del teatro italiano, con Riccardo Goretti, Gioia Salvatori, Simona Senzacqua, Maria Grazia Sughi. Una madre anziana che si finge morta per ricevere attenzione dai tre figli sempre occupati, distratti, disamorati, assenti. La tanatosi è una pratica molto diffusa tra gli animali che per scampare l’aggressione del predatore “fanno il morto”. Potrebbe essere un monito, un richiamo, un avvertimento, una metafora. Una madre che simboleggia il pianeta? Forse. 
 
Sabato 14 gennaio Chiara Francini sarà in scena con il suo nuovo spettacolo “Una ragazza come io” un monologo che unisce comicità e intrattenimento tra citazioni e sapiente umorismo, un piccolo grande varietà con musica ed effetti speciali in un gioco di contrasti eleganti. 
 
Venerdì 20 gennaio Marco Ceccotti, attore e autore porta in scena un’originale e dissacrante commedia sul devastante quieto vivere. “Questa splendida non belligeranza (Una storia così, poi così e infine così)” con Giordano Domenico Agrusta, Luca Di Capua, Simona Oppedisano. La pièce racconta di una famiglia, padre-madre-figlio, in cui la mancanza di comunicazione si manifesta nell’incapacità̀ di esprimere i propri sentimenti. 
Questo spettacolo ha vinto il Premio In-Box 2022 con il maggior numero di voti nella storia del Premio. 
 
Sabato 28 gennaio “Gli altri. Indagine sui nuovissimi Mostri” un reportage teatrale di Kepler-452, regia di 
Nicola Borghesi, drammaturgia di Riccardo Tabilio. L’indagine parte dalla domanda: Chi sono gli Altri? Sono gli Hater, gli odiatori di professione. Persone comuni che sui social tra foto di vacanze e animali alimentano roghi virtuali. Kepler-452 si propone di contattarli e di tentare un dialogo all’apparenza impossibile, là dove anche la follia del razzismo e del fascismo possono essere ascoltate, col coraggio del confronto e senza rinunciare alle proprie idee. Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International. 
 
Sabato 4 febbraio “Giulio meets Ramy/Ramy meets Giulio” di Valeria Raimondi e Enrico Castellani (Babilonia Teatri), con Ramy Essam, Enrico Castellani, Valeria Raimondi e Amani Sadat. Babilonia Teatri parte dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo per metterci di fronte al trattamento che generalmente spetta agli egiziani invisi dal regime. Sul palco Ramy Essam, conosciuto oggi in Egitto come la voce della rivoluzione, dal 2014 in esilio con un mandato di cattura per terrorismo, cantore da sempre di libertà e giustizia per il suo popolo. 
  
Sabato 25 febbraio Silvia Calderoni in “MDLSX” una produzione Motus per la regia di Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, drammaturgia di Daniela Nicolò e Silvia Calderoni. MDLSX è ordigno sonoro, inno lisergico e solitario alla libertà di divenire, all’essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dalla nazionalità imposta, dalla territorialità forzata. È fuoriuscita da tutte le categorie. 
 
Martedì 7 marzo Emma Dante porta in scena “Pupo di zucchero. La festa dei morti.” Liberamente ispirato a “lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Lo spettacolo racconta la storia di un vecchio alle prese con i propri ricordi, intento a preparare un tradizionale pupo di zucchero per la ricorrenza dei morti. La suggestione del dolcetto antropomorfo, simbolo di un’antica credenza radicata nel Sud Italia, ha il potere di evocare i fantasmi della sua famiglia. I cari richiamati dall’aldilà come visioni della vita che fu invadono il silenzio della sua casa buia e vuota. Un turbinio vivace e inebriante di gesti, musiche e voci che si spegnerà al riapparire di tutti i personaggi nelle loro vere sembianze: quelle orrende della morte, convitata muta ma ineluttabile, cui Cesare Inzerillo ha dato corpo con le sue dieci sculture simili alle mummie dei Cappuccini esposte nelle catacombe di Palermo. In scena Carmine Maringola, Nancy Trabona, Maria Sgro, Federica Greco, Sandro Maria Campagna, Giuseppe Lino, Stephanie Taillandier, Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout, Martina Caracappa, Valter Sarzi Sartori. 
 
Sabato 25 marzo “Ok Boomer. Anch’io sono uno stronzo” di Nicolò Sordo, regia Enrico Castellani, Valeria Raimondi (Babilonia Teatri). In scena Nicolò Sordo e Filippo Quezel. Il testo, vincitore del 14° Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli 2021, racconta il sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano immigrati irregolari ridotti in schiavitù. Un manipolo di eroi improvvisati cerca disperatamente di salvarli, ma solo per salvare se stessi e le proprie esistenze mediocri. Una finta lotta al capitale, un rimpallo di colpe tra “boomers” che immancabilmente scaricano la responsabilità del loro ennesimo fallimento sul ragazzino adolescente. Uno spettacolo che non fa sconti a nessuno e che svela i paradossi che ci circondano e incarniamo. Lo spettacolo è una coproduzione Fondazione Sipario Toscana, con La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale di Vicenza e Romaeuropa Festival. 
 
Sabato 1 aprile “Donne guerriere” con Ginevra di Marco e Gaia Nanni e con Francesco Magnelli (pianoforte e magnellophoni), Andrea Salvadori (Chitarre, tzouras e elettronica),drammaturgia di Manuela Critelli e Ganfranco Pedullà, regia Gianfranco Pedullà. 
Lo spettacolo rende omaggio alle “donne guerriere” del nostro tempo. Vere combattenti che, con le loro scelte e la loro stessa vita, sono diventate pagine autentiche e indelebili della nostra memoria. Sulla scena si intrecciano musica e teatro in un caleidoscopio di frammenti scenici che tendono alla ricomposizione dei linguaggi: il canto, il monologo, il dialogo, la musica, il ritmo, la poesia. Una cosa nuova ma, in realtà, molto antica. 
 
La stagione serale si concluderà sabato 15 aprile con “La famiglia Campione” della compagnia Gli Omini con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini e Giulia Zacchini. 
La storia di una famiglia come tante, con dieci personaggi, tre generazioni a confronto, tre gli attori visibili in tutto. Così che il gioco si sveli pian piano e ognuno sia nonno, padre e figlio di se stesso.  
La famiglia Campione è un progetto che ha coinvolto cinque comuni della provincia fiorentina e più di ottanta giovani. I personaggi sono dieci ma assumono i modi, le parole e le storie di centinaia di persone conosciute per strada.  
 
Campagna abbonamenti aperta esclusivamente presso il teatro. 
 
Prevendita biglietti dal 1 ottobre presso il teatro, on line e nel Circuito Ticketone 
 
Programma completo www.lacittadelteatro.it/programmazione/serale 
 
Scarica il libretto della stagione in pdf al link

BIGLIETTERIA 

Abbonamenti posto poltrona per 12 spettacoli a partire da 150€ (acquistabili presso il teatro) 
Biglietti da 13 a 22 € 
Da lunedì al venerdì dalle 10 alle 14; mercoledì dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 19 
Sabato 10 - 13 
Prevendita on line e Circuito Boxoffice Toscana - TicketOne 
 
 

redazione.cascinanotizie