Al Caracol di Pisa concerto di Marco Rovelli
Marco Rovelli & L'Innominabile in concerto per la presentazione dell'album Portami al confine, con Paolo Monti (chitarra elettrica e soundscapes), il 2 ottobre al Caracol di Pisa
Portami al confine, quarto album solista di Marco Rovelli, è un album elettrico, diversamente da Tutto inizia sempre, che era prevalentemente acustico, “cameristico”. C’è sempre il violoncello di Lara Vecoli con le sue ariose e profonde tessiture, le varie e sempre geniali stanze sonore di Rocco Marchi (ex Mariposa), che però aggiunge anche un basso poderoso, e in più le architetture spaziotemporali della chitarra drone di Paolo Monti (The Star Pillow) che dissemina svariati spettri sonici che aprono mondi, e la batteria avantjazz di Massimiliano Furia (tra le altre cose in duo con Stefano Battaglia), con la sua incredibile presenza ritmica, che fa parlare i suoi strumenti percussivi, riuscendo a dare un nome e un volto a ogni sequenza ritmica. Ne viene fuori un sound potente, che dà una trama unica a canzoni che hanno strutture spesso diverse, come del resto nel disco precedente.
Il tema del disco è il confine, che è il concetto fondamentale del nostro mondo. I confini da superare, sempre: quelle dei migranti, quelli di chi pensa che Nostra patria è il mondo intero, ma anche i confini che superiamo ogni volta quando ci avviciniamo l’uno con l’altro, a partire dalle relazioni d’amore. E questa è una continuità con Bella una serpe con le spoglie d’oro, finalista al premio Tenco 2018: anche in questo album che viene ci sono molte canzoni d’amore. E medesimo è l’editore, Squilibri.
Chiude il disco la cover di La giacca, una delle canzoni più potenti di Claudio Lolli, il quale contribuì con la sua voce – incisione che è stata purtroppo la sua ultima. La copertina è di uno degli artisti concettuali più importanti della scena contemporanea, Alfredo Jaar, il quale ha concesso la sua opera dedicata a Beckett “I can’t go on, I’ll go on”, mentre la controcopertina, che ha lo stesso titolo del disco, è dell’artista Valerio Rocco Orlando.
Marco Rovelli è stato cantante e autore nel gruppo Les Anarchistes prima di intraprendere una carriera solista con l’album libertAria, insignito al Mei 2009 col premio Fuori dal controllo; poi Tutto inizia sempre, 2015, candidato al premio Tenco, e Bella una serpe con le spoglie d’oro (Squilibri 2018) finalista al premio Tenco. Ha collaborato col Nuovo Canzoniere Internazionale. Come scrittore ha pubblicato Lager italiani, Bur 2006, Lavorare uccide, Bur 2008, e Servi, Feltrinelli 2009, Il contro in testa, Laterza 2012, La meravigliosa vita di Jovica Jovic (con Moni Ovadia), Eravamo come voi (Laterza 2015), La guerriera dagli occhi verdi (Giunti 2016) e collabora a diverse testate giornalistiche e riviste. In teatro ha coniugato le sue due attività di autore e musicista con spettacoli teatrali-musicali: Servi e Homo migrans, ambedue per la regia di Renato Sarti; La meravigliosa vita di Jovica Jovic (con Moni Ovadia) e La leggera (sul canto popolare toscano).
Il precedente album solista Tutto inizia sempre (Materiali Sonori 2015) è stato candidato alla targa Tenco e invitato al premio Ciampi. Trasmesso su Rainews e RadioRai 3 (Fahrenheit). Doppia menzione nelle Top five 2015 di Alias/ilmanifesto