Al Pesenti di Cascina una mostra di tavole a fumetti dedicate a Dante
Avvicinandosi il 25 marzo, data del Dantedì, merita segnalare un lavoro dedicato al sommo poeta, in mostra permanente all’I.I.S.S. “Antonio Pesenti” di Cascina accanto alla biblioteca scolastica, tavole a fumetti dell'ex studente del Pesenti Tommaso Nardella
Si tratta di due poster con dodici tavole a fumetti di una interessante versione di parte dell’Inferno dantesco, creata qualche anno fa da Tommaso Nardella, allora studente al liceo scientifico delle scienze applicate.
L’ha intitolata “DiVino Commedia”, come a dire che il viaggio del sommo poeta fosse dovuto a una sua visione etilica... Questa non è da considerarsi, però, una mancanza di rispetto verso Dante o la letteratura, tutt’altro! Il lavoro denota un notevole interesse per la lettura e i classici, tutti, fino a quelli del mondo antico.
La sua idea nacque dalla simpatia provata per i ripetuti svenimenti narrati dallo stesso poeta nell’opera e, disegnando parte del suo viaggio, gli ha reso un personale tributo.
Nel racconto sono stati introdotti anche elementi di modernità, come la versione robotica delle tre Furie (Aletto, Megera e Tesifone trasformate in Fisica, Matematica ed Informatica) e adeguando le presenze infernali in considerazione di periodi storici successivi a quello in cui visse Alighieri.
Ha elaborato le strisce in toto, essendo sia disegnatore e colorista che sceneggiatore.
L’ambientazione determina le variazioni di colore: bianco, nero e rosso prevalgono appena varcata la soglia dove “si lascia ogni speranza…”. Di notevole impatto appaiono la tavola numero 8 con i Giganti e quella con Lucifero, la numero 11.
Virgilio è stato raffigurato secondo l’effige del famoso mosaico di Tunisi (III secolo d.C.), dove troviamo il poeta che, accompagnato dalle muse Clio e Melpomene, ha in mano il I libro dell’Eneide.
Personaggi da segnalare sono anche Ulisse, le cui avventure hanno appassionato Tommaso fin da quando era bambino, così che ha letto più traduzioni dell’Odissea, e il conte Ugolino della Gherardesca, molto noto ai toscani, imprigionato alla fine del XIII secolo nella Torre dei Gualandi a Pisa, conosciuta anche come Torre della Fame, ma prima ancora come Torre della Muda (nome richiamante la muta delle aquile, che qui erano tenute).
Le tavole riportano anche diversi richiami al mondo dei cartoon e del cinema, le fiere della Disney, Braccio di Ferro e la Dune buggy di Bud Spencer e Terence Hill che si vede sfrecciare ad un certo punto: particolari piacevoli per grandi e piccini.
Immagini e dialoghi denotano l’animo ironico del giovane autore, che ha raffigurato anche sé stesso in uno stilizzato autoritratto presente in una striscia della settima tavola.
La cura dei particolari, sia nelle figure macroscopiche che in quelle molto piccole, è un’altra sua qualità. Questa caratteristica lo ha portato a spaziare anche in campi diversi, dai disegni naturalistici di animali durante il periodo di alternanza scuola-lavoro effettuato al Museo di Storia Naturale di Calci, alle illustrazioni scientifiche di microrganismi in due testi, di recente pubblicazione, scritti da biologi dell’INAIL.
Le tavole sono dedicate ad un noto vignettista pisano, purtroppo scomparso prima che potesse vederle. Tommaso ebbe il privilegio di conoscerlo nell’ultimo periodo della sua vita.
Queste le parole riportate in testa alla prima tavola: “A Paolo Terreni, che mi ha apprezzato ed incoraggiato”.
Tommaso Nardella ha concluso il corso di Concept Art all’Accademia Nemo di Firenze, al termine del quale, la scorsa estate, è stato selezionato per la Masterclass di realizzazione del trailer del film di animazione “Blue”. Molti dei suoi disegni si trovano su pagine Instagram, oltre che su un sito personale. È presente anche su LinkedIn.
Questo è un lavoro che dovrebbe essere valorizzato, magari esponendone una copia in un luogo pubblico con maggiore fruizione da parte di tutti, perché può costituire un importante e divertente viatico per avvicinare anche i più piccoli alla Divina Commedia.
Un talento, quello di Tommaso, che va considerato e sostenuto, azione da intraprendere per lui come per tutti i giovani che, dopo un percorso di formazione, meritano di poter spiccare il volo per dare concretezza al proprio impegno e ai propri sogni.