Alessandria-Pisa, un borsino anomalo, non è solo sul campo che le cose non funzionano

Sport
PISA e Provincia
Lunedì, 4 Febbraio 2019

Il Pisa che non vince da sette partite deve sollevare un profondo esame di coscienza in tutto l’ambiente nerazzurro

Diventa sempre più difficile scrivere un’analisi obiettiva delle partite del Pisa e per questo il borsino di oggi perde la sua connotazione abituale, il suo schema “cosa funziona, cosa non funziona, da rivedere”.

L’analisi di oggi vuol provare ad andare oltre a quello che succede sul rettangolo di gioco. Il Pisa sfiora la vittoria, negata soltanto in pieno recupero dal terzo calcio di rigore contro in altrettante partite. Sul campo il Pisa passa in vantaggio, gestisce il punteggio e pur subendo la supremazia territoriale degli avversari, ma non rischia mai niente e lascia Gori assolutamente inoperoso: fino al 93’ quando un Masi assolutamente negativo per tutto il tempo in cui è rimasto in campo, confeziona il patatrac: rigore, 1-1 e palla al centro. Il Pisa immediatamente avanza, Moscardelli cade in area, la prima impressione è che sia calcio di rigore, ci sono proteste, una espulsione (la seconda in tre partite), poi la tv rende lampante quello che si era visto dal vivo: al Pisa manca un calcio di rigore.

Fin qui la cronaca, sintetizzata, di quello che è successo al Moccagatta. Il Pisa esce con un pari che porta a sette le giornate senza vittorie. Perché il Pisa, che aveva vinto tre partite di fila, dal derby contro il Pontedera non riesce più a conquistare i tre punti? Domanda dalla risposta difficile, il calcio non è una scienza esatta e tutti sono liberi di poter esprimere la propria opinione. Quello che è certo, su questo non ci sono dubbi, è che a calcio si vince e si perde tutti insieme e in quel “tutti” non sta soltanto la squadra, in quel “tutti” sta dentro lo staff tecnico, la dirigenza, l’ambiente, il pubblico.

Pisa oggi è una città divisa e questo fa parecchio dispiacere. Qualsiasi commento, basta leggere un po’ quel grande bar virtuale che è il social network, non guarda al Pisa, ma guarda a legittimare o delegittimare la proprietà del Pisa e chi siede al timone.

La città oggi è divisa fra anti Corradiani, pronti alla critica feroce sempre e comunque, ignorando i rigori negati, ignorando che il Pisa ad Alessandria ha giocato senza cinque giocatori (Gucher, Liotti, Marconi e De Vitis in corso d’opera, oltre a Marin), cinque pedine di cui quattro fondamentali forse per qualsiasi squadra della serie C, e Corradiani di ferro, disposti alla difesa a spada tratta sempre e comunque, ignorando che dal mercato di gennaio se arrivava un difensore in più la squadra sarebbe stata più completa, ignorando che, per cause di forza maggiore, quando il Pisa deve pescare dalla panchina, leggi Masi, è un gran disastro, ignorando che se l’allenatore preferisce De Vitis ai centrali di scorta qualche problema c’è , ignorando che se lo stesso mister preferisce soluzioni di ripiego al mettere in campo Gamarra, qualche problema questa squadra ce l’ha.

Bisognerebbe fermarsi a ragionare di più sul perché tanti nomi bollati come bidoni e accantonati in fretta e furia sono poi esplosi altrove, mi viene in mente un allenatore come Semplici, ma anche un giocatore come Scappini, ma la lista sarebbe lunghissima e questi due esempi rendono benissimo l’idea. Meno isterismo, e più lucidità, questa dovrebbe essere la lezione da imparare.

Tutto questo genera instabilità nell’ambiente e non c’è da stupirsi se i risultati non arrivano, ma anche che questo Pisa non ha nessun peso specifico nelle stanze dei bottoni dove si deve far sentire certamente la società, ma si dovrebbe far sentire anche il “peso” di una Arena che invece nelle ultime settimane, al netto del tifo organizzato, ha perso molto del suo smalto e dove l’atmosfera si è fatta assai più ovattata.

Senza unità d’intenti non si va da nessuna parte, c’è bisogno di ritornare a pensare al bene del Pisa in quanto tale, perché se le persone passano, i colori e la maglia restano e sugli almanacchi a venire il nome impresso sarà sempre quello: Pisa Sporting Club.

massimo.corsini