Alfabeto Digitale - puntata trentuno - Gli smartwatch ** RIVEDI LA PUNTATA **

Primo Piano
Cultura
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Martedì, 23 Febbraio 2021

Torna l'appuntamento con il contenitore di Punto Radio ideato e condotto in studio da Domenico Laforenza. "Saranno pillole di cultura digitale - spiega Laforenza -. Un modo per parlare di tutto quello che è il mondo digitale, nelle sue declinazioni. Questo, non per insegnare a chi già sa il fatto suo, ma per introdurre elementi di etica, intelligenza nell'uso, attenzione agli abusi e alla privacy e sottolineare, allo stesso tempo, tutti gli aspetti positivi della tecnologia"

Martedì 23 febbraio trentunesima puntata dedicata agli “smartwatch”, dispositivi che possono essere portati al polso e che, quindi, fanno parte della classe “wearable” (indossabile).

Con uno smartwatch è possibile utilizzare direttamente molte delle funzioni del nostro smartphone, al quale lo smartwatch è direttamente e intimamente collegato. Quindi, si possono ricevere ed effettuare chiamate telefoniche, leggere mail, inviare messaggi, consultare la nostra agenda personale e, inoltre, monitorare le nostre attività fisiche e utilizzare tutte le app installate sullo smartphone.

Dal loro primo apparire, intorno ai primi degli anni ‘80, gli smartwatch si sono via via arricchiti di nuove, interessati e utili funzionalità che lo caratterizzano, sempre meno, come una “mera estensione dello smartphone”.

Le applicazioni per il monitoraggio dello stato della forma fisica (fitness) e delle attività sportive continuano ad essere una consolidata peculiarità degli orologi intelligenti, ma si vanno sempre più affermando altre funzionalità e, in particolare, quelle legate alla salute, sempre più diffuse e apprezzate.

Infatti, gli smartwatch stanno prendendo piede come dispositivi sanitari, soprattutto in un momento in cui il monitoraggio della salute a distanza sta diventando sempre più importante, specialmente a fini di medicinapredittiva”, per aiutare a prevedere l'insorgenza di malattie.

Attraverso questi strumenti oggi è possibile il monitoraggio della salute tramite sensori in grado di rilevare i valori di alcuni paramenti fisiologici del nostro corpo; ad esempio, possiamo rilevare il battito cardiaco, monitorare il sonno, misurare il grado di saturazione di ossigeno del sangue, gestire il distanziamento sociale, monitorare gli spostamenti delle persone affette da deficit cognitivi, ecc.

Prossimo obiettivo sarà un’ulteriore importantissima funzionalità per la misurazione “non invasiva” (senza buchi con ago) del livello di glicemia nel sangue, attualmente possibile solo mediante dispositivi “ad hoc”.

Di questo e di altro parleremo in questa puntata, e lo faremo in compagnia di un ospite: Alessandro Tonacci, bioingegnere e ricercatore presso l’Istituto di Fisiologia Clinica di Pisa del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Domenico Laforenza, informatico, è associato emerito del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) dallo scorso 1 settembre. Dal 1º luglio 2008 al 31 agosto 2019, è stato direttore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa.

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