Alla ricerca dell'equilibrio perduto... da parte di tutti
La squadra non è più quella del girone di andata, ma va aiutata fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata
“Indegni”, “vergognatevi”, “via tutti a fine stagione”, “buzzone” (riferito a Luca D’Angelo), “godo della sconfitta”, “speriamo di non fare i playoff”, ed anche un “#pisam**da”. Queste sono alcune parole, assai ricorrenti, che si possono leggere nel mondo virtuale dei social nei gruppi dedicati al Pisa. La delusione per un girone di ritorno che non rispecchia quanto visto in quello di andata è logico che ci sia ed è anche giusto manifestarla, ma trattare questi giocatori e questa società come se in classifica stessero cascando dal giornale è assolutamente inaccettabile.
Il Pisa del girone di andata, quello dei 27 punti in 13 partite non c’è più, è evidente ed è sotto gli occhi di tutti, resta un Pisa che nel girone di ritorno ha messo in cascìna appena 17 facendo meglio solo di chi è in lotta per salvarsi come Spal, Brescia e Benevento, e portando a casa gli stessi punti di Ternana e Perugia. Troppo poco per ambire ai playoff? Forse, ma il Pisa è ancora li, al settimo posto a giocarsi le sue chance. Cosa è successo in quelle maledette tre settimane di sosta a gennaio è difficile da stabilire, forse solo a bocce ferme e chi è davvero dentro lo spogliatoio e nelle dinamiche del gruppo squadra potrà accertarlo e porre rimedio alla situazione in vista della prossima stagione.
Quello che è accertato oggi è una reazione scomposta da parte della piazza che ha tutto il diritto di essere delusa dopo una stagione sulle montagne russe: prima giù, poi su, poi di nuovo giù, ma un po’ di equilibrio aiuterebbe anche la squadra a provare a ritrovare se stessa. Ad Ascoli, piazza che vive di calcio come Pisa, e che vanta il doppio dei campionati di serie A ed è in serie B dal 2015, al 96’ della gara contro i nerazzurri la città intera ha festeggiato la salvezza come un traguardo importante, non dovuto e non facile da raggiungere, oggi a Pisa la permanenza in serie B sembra quasi uno schiaffo che la società da in faccia ai tifosi, ma non è affatto così e anche la classifica di questo campionato è li a dimostrarcelo. Guardiamo, ad esempio le squadre che hanno partecipato ai playoff 2022, escluso ovviamente il Monza che si trova in serie A: Brescia, Perugia e Benevento si trovano con l’acqua alla gola, i sanniti hanno addirittura un piede e mezzo in serie C. Due sono le squadre che possono ambire al bis: una è l’Ascoli, l’altra è il Pisa. Se i nerazzurri dovessero rientrare nelle prime otto non sarebbe un risultato di poco conto, altrimenti, c’è di che essere delusi, ma da qui a bollare con epiteti infamanti questi giocatori ce ne corre, insomma esiste quella via di mezzo che a Pisa da qualche tempo a questa parte si è smarrita.
Intanto restano tre partite, due in casa ed una fuori, sette punti potrebbero essere sufficienti per i playoff, non è facile, visto che nelle ultime quattro gare si è a quota zero, ma ogni partita fa storia a sé, a cominciare da quella contro il Frosinone di sabato. A proposito complimenti ai ciociari per il ritorno in serie A. I gialloblù lo scorso hanno partirono con grandi ambizioni restando fuori dai playoff con la sconfitta interna proprio contro il Pisa, quest’anno si sono rimboccati le maniche, a sorpresa hanno confermato Grosso che certo non sembrava aver brillato ed il loro lavoro è stato premiato. Nel calcio passare da indegni a campioni è questione di un attimo.