Amici di Pisa e Club Unesco, secco no alle bancarelle in Piazza del Duomo
Anche l’associazione degli Amici di Pisa con un documento firmato congiuntamente con il Club Unesco di Pisa, si schiera contro il riposizionamento, anche provvisorio, della bancarelle in Piazza del Duomo.
«In questo settimane torna d’attualità l’idea, non condivisibile, di far rientrare le bancarelle commerciali all’interno della Piazza del Duomo, scrivono la professoressa Campa, presidentessa del Club Unesco e Stefano ghilardi prsidente degli Amici di Pisa, una situazione che abbiamo già commentato con il Club Unesco di Pisa il quale ricorda che proprio nel 1987 ha contribuito, con il consenso dell’Opera della Primaziale Pisana,a far riconoscere dall'Unesco la Piazza del Duomo di Pisa “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” per “l’unicità del magnifico insieme dei suoi monumenti”. Innegabile è l’attrazione che esercitano il Campanile Pendente, la Cattedrale, il Battistero e il Camposanto, per la loro particolare bellezza e la loro storia. I criteri valutativi adottati dall’UNESCO non avrebbero potuto prescindere dall’inclusione delle Porte, dei confini e dell’intera area sulla quale insistono i monumenti».
«Le strutture commerciali, continua la nota dei due presidenti, rimosse dalla originaria posizione lungo il muro del Museo delle Sinopie e dell’antico“Spedale”, per dar luogo a una riqualificazione dell’area, hanno consentito, per la prima volta, una visione originaria a tutto tondo della completa superficie. Una quadro d’insieme che avevamo perso negli ultimi decenni. Un attento dibattito viene riproposto sulla ricollocazione del gruppo commerciale. Contravvenire peraltro a una visione prospettica dei monumenti, collocandosi al di fuori della radura del prato, non consentirebbe di ammirarne liberamente la loro millenaria bellezza scenica. Pertanto il Club UNESCO di Pisa e l’Associazione degli “Amici di Pisa”, pur non entrando nella specificità della questione, esprimono una seria preoccupazione sull’ ipotesi di riposizionare nuovamente le bancarelle nella Piazza, anziché trasferirle in armonica posizione all’interno dei giardini dell’ospedale “Santa Chiara. Eruditi, visitatori, pittori, scrittori di guide, fotografi fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento e per gran parte del ‘900, ben rappresentavano la Piazza libera da strutture, che impedissero una più ampia circolazione e una visione globale dello spazio. A tutto ciò, da due anni, si è aggiunta la fruibilità delle Mura Repubblicane che la cittadinanza e le scriventi Associazioni hanno apprezzato e condiviso, poiché le Istituzioni hanno in tal modo restituito al centro storico il senso di una prospettiva tesa all’amor loci».
«Il riposizionamento delle bancarelle pensate per “i visitatori”, come l’unica frontiera produttiva del post-turismo di massa, non contempla le conseguenze a lungo termine di una politica con un progetto che cancelli il nesso vitale tra le pietre e la percezione estetica della popolazione. Il gruppo commerciale, collocato a poca distanza dall’area monumentale, potrebbe continuare ad esibire quei prodotti, che lasciano un ricordo tangibile in tali visitatori, non trascurando l’aspetto della tenuta economica», concludono gli Amici di Pisa ed il Club Unesco.