Ancora una finale amara per il Lenergy Pisa Beach Soccer
I nerazzurri lottano, ma alla fine la spunta il Braga
SC Braga – Lenergy Pisa BS 5-3
BRAGA: Pedro Mano (GK), Laurenco, Felipe Silva, Brilhante, Alves, Be Martins, Leo Martins, Juanmi (GK), Tim, Algarvio, Bokinha, Pintado
PISA: Bernardeschi (GK), Paulinho, Capo, Hulk, Marinai, Barsotti, Stefano Marinai, Mori, Remedi, Casapieri (GK), Pugliese
RETI: Hulj (2), Barsotti, Bokinha, Be Martins, Leo Martins, Alves, Pedro Mano
ESPULSO: Bokinha
Si ferma ad un passo dal traguardo il sogno del Lenergy Pisa Beach Soccer che, così come accaduto nella passata stagione, cade in finale questa volta al cospetto della formazione portoghese dello Sporting Club Braga.
Il Pisa arriva alla finale senza un titolarissimo come Datinha e senza l’allenatore Marrucci, entrambi squalificati, conseguenza della semifinale vinta il giorno precedente contro il Sotao. Parte bene il Pisa che al 4’ con una punizione di Hulk trova la rete del vantaggio, i portoghesi si riversano nella metà campo del Pisa e nel giro di un minuto ribaltano il punteggio con Bokinha e Be Martins, questo secondo goal con una conclusione al volo dopo un bel lancio in diagonale.
Nel secondo periodo l’episodio che potrebbe cambiare la partita Bokinha perde la testa e da terra colpisce due volte Casapieri, rosso inevitabile e 2’ in inferiorità numerica. A questo punto sale in cattedra Pedro Mano che in almeno quattro ocacsioni compie interventi prodigiosi e salva la sua porta, poi quando il 2-2 sembrava scritto per arrivare all’ultimo intervallo, ad un secondo dalla fine è arrivata la rovesciata di Leo Martins a far ritrovare il vantaggio al Braga.
Inizia così il terzo periodo con il Pisa che accusa anche un po’ di stanchezza, gli avversari possono sfruttare maggiori rotazioni dalla panchina e con Alves trovano il goal del +2. Il Pisa non ci sta, Barsotti accorcia ancora le distanze, ma nel finale è il portiere ancora protagonista, stavolta segnando una rete da metà campo che chiude i giochi.
Al Pisa resta la consolazione di essere ormai nell’olimpo del beach soccer Europeo, ma tornare ancora a mani vuote e con la medaglia d’argento al collo brucia non poco.