Aou di Pisa riferimento nazionale. Il Covid-19 non ferma i trapianti
La Toscana si conferma prima regione in Italia. Da inizio 2020 ad oggi, in piena pandemia, sono state effettuate 484 valutazioni di donatori di organi, tessuti e cellule
Dallo scorso febbraio il Laboratorio trapianti e la Virologia dell’Aoup sono diventate le due strutture di riferimento per la valutazione sieroinfettivologica e virologica anti-Covid-19 dei potenziali donatori di organi e tessuti dell’area vasta nord-ovest, di quelli di tutta la Toscana di età compresa tra i 18 ed i 45 anni e anche dei potenziali donatori dell’Area vasta centro e dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Questo in un contesto nazionale che vede la Toscana, nonostante l’emergenza da SARS-CoV-2, prima regione per donazioni e trapianti per milioni di persone, secondo i dati del Cnt-Centro nazionale trapianti.
La pandemia da Covid-19 ha messo e tuttora sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari di tutto il mondo determinando, fra le altre cose, anche la contrazione delle segnalazioni di potenziali donatori e di trapianti ma l’attività in Aoup è comunque andata avanti grazie alla capacità delle strutture sanitarie e dei professionisti di fare sistema e collaborare abbattendo rigidità, vincoli e autoreferenzialità, ottimizzando le reti dei servizi con l’obbiettivo della vera presa in carico del paziente.
Così, in quest’ottica di cooperazione, il Laboratorio trapianti (diretto dalla dottoressa Arianna Precisi o Procissi) e la Virologia (diretta dal professore Mauro Pistello), afferenti al Dipartimento di Medicina di laboratorio (diretto dal professore Romano Danesi) hanno svolto ininterrottamente questa attività e, da inizio 2020 ad oggi, sono state effettuate 484 valutazioni di donatori di organi, tessuti e cellule.
Un doveroso ringraziamento per l’impegno profuso e la professionalità dimostrata va quindi a tutti coloro che, a vario titolo coinvolti, hanno lavorato per conseguire questo risultato.