Arpat, ecco la mappa delle maleodoranze nella zona pisana

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 5 Giugno 2020

Nel comune di Pisa sono ben tre le criticità, mentre migliora la situazione a Vicopisano

Le maleodoranze da spandimento concimi a San Piero a Grado, quelle provenienti dagli impianti di gestione e trattamento rifiuti a Pisa e nella zona del Cuoio, le maleodoranze di Calambrone e Tirrenia, dall'impianto a Biogas a Santa Maria a Monte e dalla Cuoiodepur

L’ARPAT, Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Toscana, ha reso nota questa mattina la mappa delle segnalazioni dei cittadini per quanto concerne l’anno 2019.

Pisa è un territorio caratterizzato da forti pressioni ambientali e con ben 199 è la seconda provincia Toscana per numero di segnalazioni registrate nel corso dell'anno 2019.

Fra i Comuni maggiormente coinvolti troviamo Pisa e alcuni della zona del Cuoio (San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Montopoli Valdarno, Santa Maria a Monte, Castelfranco di Sotto); le matrici maggiormente interessate dalle segnalazioni sono maleodoranze e/o emissioni in atmosfera. Le segnalazioni provenienti dagli altri Comuni e relativi ad altre matrici risultano residuali e nettamente inferiori rispetto agli anni precedenti.

Tre le zone del Comune di Pisa, dove si sono registrate particolari criticità per cattivi odori e quindi maggiormente segnalate. In primis la zona di San Piero a Grado, che nel periodo di settembre è stata oggetto di forti maleodoranze dovute allo spandimento di concimi prodotti a partire da rifiuti, fortemente odorigeni, provenienti da un impianto della Lombardia (provincia di Brescia). Ci fuorono molte molemiche con gli abitanti della zona, supportati anche dal Pisa Sporting Club che si allena in quell’area, sul piede di guerra a causa di una situazione divenuta via via insostenibile anche per le condizioni meteo, tempo sereno e direzione del vento sfavorevole che hanno permesso che i residenti della località venissero investiti dall'odore nauseante. Sono state ben 15 le segnalazioni pervenute nel giro di 2 settimane ad ARPAT. L'interruzione dello spandimento, imposta con Ordinanza del Sindaco richiesta anche da ARPAT e dalla ASL, ha consentito all'emergenza di rientrare nei giorni immediatamente successivi.

Molto attenzionata anche la zona industriale di Ospedaletto, con frequenti maleodoranze imputabili a più fonti, tra cui, prevalentemente, l'impianto di gestione e trattamenti rifiuti HerAmbiente S.p.A. (ex Teseco), altre attività produttive presenti nella zona, il vicino campo rom, smantellato a settembre 2019, con i numerosi abbruciamenti di materie soprattutto plastiche. Per quanto riguarda Herambiente ARPAT, a seguito degli interventi effettuati, ha relazionato più volte nel corso degli anni circa le carenze derivanti dall'impianto; nel 2019 i periodi più critici sono stati maggio, quando sono stati effettuati lavori di asfaltatura del piazzale dell'impianto e settembre/ottobre, quando si è verificato un maggiore afflusso di camion carichi di fanghi da depurazione civile da stabilizzare, prima dell'utilizzo in agricoltura. «Nel corso del 2019, comunque, afferma il responsabile del Dipartimento di Pisa Gaetano Licitra, con la realizzazione del nuovo parcheggio delle autocisterne maleodoranti, si è verificata una significativa riduzione degli esposti, sebbene purtroppo il verificasi dell'epidemia in corso abbia determinato un'attuale diversa gestione degli ingressi con il risultato di rinvigorire le proteste, a seguito delle quali ARPAT è intervenuta per promuovere una soluzione».

Infine la zona del litorale, in particolare Calambrone e Tirrenia, è stata quella che ha registrato il maggior numero di segnalazioni per cattivi odori provenienti dal confinante territorio livornese e di Stagno, nel Comune di Collesalvetti, dove si trovano numerose attività petrolifere. Il periodo estivo è ovviamente quello più critico: ai normali cattivi odori si aggiungono, infatti, le elevate temperature che aumentano le criticità, incrementando la vita all'aperto e costringendo a tenere aperte le finestre delle abitazioni. Infine, si segnala che sta proseguendo l'attività di sopralluoghi e verifiche effettuate in sinergia tra i dipartimenti ARPAT di Pisa e Livorno per verificare lo stato degli impianti e promuovere azioni di miglioramento, anche mediante specifiche prescrizioni negli atti autorizzativi per le aziende interessate. I risultati delle indagini svolte da ARPAT sono riportati in varie notizie, l'ultima delle quali è stata pubblicata a marzo 2020.

Un deciso miglioramento è stato registrato nel comune di Vicopisano, dove dalla zona di Lugnano, negli ultimi anni, erano pervenute numerose lamentele per maleodoranze. Al riguardo l'attività di ARPAT ha consentito di individuare nell'installazione della Delca Eenergy S.r.l. la causa principale di tali fenomeni.

redazione.cascinanotizie