Arrivano i bonus benzina per i dipendenti di aziende private: così si fidelizzano i collaboratori
Poche settimane fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto contro il caro energia. Una misura che, oltre al taglio dell'accisa per i carburanti, prevede anche l'introduzione dei buoni carburante fino a 200 euro per i dipendenti di aziende private.
Sono fondamentalmente voucher aziendali che consentono ai collaboratori di acquistare il carburante.
Le aziende private possono cedere il buono a titolo gratuito ai loro dipendenti fino ad un massimo di 200 euro. Per tutto il 2022 tale misura non concorre al reddito, quindi è totalmente esentasse.
L'obiettivo è contrastare il caro-prezzi, considerando la straordinaria impennata dei costi del carburante, dalla benzina al diesel fino al metano. Ogni singola azienda può decidere, in totale autonomia, se concedere o meno questi buoni.
Molte decidono di farlo per abbracciare le politiche di welfare aziendale, sempre più diffuse in Italia. Il welfare aziendale prevede una serie di misure e benefit a vantaggio dei collaboratori, che vedono aumentare il loro potere d'acquisto e che si legano maggiormente, da un punto di vista professionale ed affettivo, all'azienda per la quale lavorano. Ne trae quindi beneficio anche la produttività aziendale.
Una misura che va incontro anche alle esigenze delle società, che sul buono non pagano alcuna tassa.
Una misura decisamente opportuna nel contesto attuale che rappresenta una sorta di salvagente soprattutto per i pendolari, che in questo periodo devono fare i conti con l'aumento poderoso dei prezzi dei carburanti, che inevitabilmente erode il loro potere d'acquisto.
Il decreto legge, per tutto il 2022, prevede finanziamenti per 9,9 milioni di euro e 900.000 euro per tutto il 2023. Non sono state fissate soglie ISEE, quindi questo significa che non ci sono limiti al reddito.
Il bonus benzina, come specificato, è però destinato unicamente ai dipendenti di aziende private. Non possono quindi accedervi i dipendenti pubblici o i titolari di partite IVA.
Se il datore di lavoro ha deciso di aderire alla misura, allora possono usufruire del bonus tutti i dipendenti, qualunque sia il loro ruolo o il loro reddito.
Il collaboratore non deve presentare alcuna domanda. Sarà il datore di lavoro a decidere se ed in che misura concedere il bonus.
Il bonus carburante, introdotto in questo particolare periodo storico, non può essere considerato una novità in assoluto. Le aziende infatti hanno la possibilità di concedere ai dipendenti i fringe benefit, comprensivi di buono spesa, buono acquisto e per l'appunto buono carburante, fino a 258,23 euro.
Nel corso della pandemia, come ulteriore misura a sostegno delle imprese e delle società, l'importo è stato raddoppiato fino a 516,46 euro.
I buoni acquisto sono diventati una misura sempre più diffusa tra i titolari di aziende ed imprese che desiderano gratificare i loro dipendenti. In questo modo si assicurano la fedeltà e diventano realtà attrattive e molto appetibili anche per i talenti del settore.