Arzachena-Pisa, l'anteprima
Seconda trasferta di fila, ma anche seconda partita consecutiva in campo neutro per la truppa di Michele Pazienza che va ad affrontare l’Arzachena tornando sul campo dell’Olbia, quel terreno di gioco già calcato alla prima giornata e che vide il Pisa, allora guidato da Gautieri, registrare una brutta falsa partenza, brutta ma il linea con la tradizione che vuole i nerazzurri in grande difficoltà quando si tratta di calcare i campi di calcio dell’isola. A fronte di 34 partite complessive giocate contro Carbonia, Carbosarda, Cagliari, Olbia, Tempio e Torres, il Pisa ha raccolto soltanto 3 vittorie 12 pareggi e 19 sconfitte. A queste si aggiungono un pareggio ed una sconfitta in due partite di Coppa Italia.
C’è da augurarsi che il Pisa possa riuscire ad invertire la tendenza perché i tre punti contro l’Arzachena, avversario inedito per i nerazzurri che lo ha affrontato per la prima volta all’Arena nel girone di andata, sono troppo importanti, alla luce del pareggio risicato ottenuto contro il Prato fanalino di coda e alla luce anche del fatto che la capolista riposerà e quindi c’è la possibilità di avvicinarsi a -4, vero con una partita in più, ma dal punto di vista psicologico può incidere e non poco, sia nella testa dei labronici, sia in quella dei nerazzurri che di fatto in un colpo solo dimezzerebbero, quasi, lo svantaggio.
Michele Pazienza in conferenza stampa (clicca qui per ascoltare le sue parole) ha parlato della stato di forma della sua squadra in particolare sono monitorate le condizioni fisiche di Carillo e di Ingrosso, la sensazione è che almeno uno dei due possa venire recuperato. Per il resto, ad eccezione di Petkovic, tutti disponibili ed arruolabili, resta qualche dubbio sull’occupazione degli spazi, per dirla come piace a Mister Pazienza. Il centrocampo nerazzurro con due soli centrali ha palesato qualche difficoltà di troppo e soprattutto sacrifica eccessivamente un giocatore come Gucher mortificato nelle sue doti offensive essendo costretto a un maggior lavoro in fase di copertura.
Il ritorno ad una difesa a tre potrebbe essere la soluzione ideale, ma le precarie condizioni dei difensori centrali probabilmente spingeranno Pazienza ha confermare lo schieramento a quattro con Birindelli, Lisuzzo, uno fra Ingrosso e Carillo, favorito il primo, e Filippini davanti a Voltolini. In mezzo al campo a centrocampo con Gucher e De Vitis potrebbe ritrovare una maglia da titolare Maltese, in avanti non è da escludere la soluzione con le tre punte con Lisi e Maza, rispettivamente a destra e sinistra, e Negro punta centrale.
L’Arzachena, che è in un ottimo periodo di forma e sogna non solo una salvezza agevole, ma anche qualcosa in più. L’obiettivo dei Sardi potrebbe presto diventare quello di arrivare a giocare una o due partite di playoff, per loro , alla prima stagione fra i professionisti, sarebbe la realizzazione di un sognoun sogno.
In casa è squadra molto difficile da affrontare, mister Giorico dovrebbe otare per una difesa a quattro, davanti al portiere Ruzittu dovrebbero esserci da destra verso sinistra Arboleda, Piroli, Sbardella e Peana. A centrocampo un rombo con Benacquisti vertice basso, Casini e Nuvoli rispettivamente braccetti di destra e di sinistra e il temibile Curcio in posizione di trequartista subito alle spalle delle due punte Vano e Sanna. Per ulteriori approfondimenti sull’avversario dei nerazzurri clicca qui e leggi l’intervista di Gabriele Bianchi per Il Pisa Siamo Noi.
A dirigere l’incontro è stato designato Pierantonio Perotti di Legnano, che sarà assistito da Paolo Laudato, di Taranto, e Francesco Bruni, di Brindisi. L’arbitro lombardo ha diretto solo una volta il Pisa nella vittoriosa trasferta contro il Tuttocuoio di due stagioni fa, quando sotto di una rete, gli uomini di Gattuso riuscirono a ribaltare il risultato prima con un rigore di Mannini, poi con un goal di Montella a “the last kick of the game”. Insomma un portafortuna che speriamo possa confermarsi tale.