Auletta: "27 i minori non accompagnati presenti a Pisa: nessuna emergenza"

Politica
PISA e Provincia
Martedì, 17 Ottobre 2023

Presentata da Diritti in comune una mozione per l’adesione del Comune di Pisa alla Rete Sai

Ha scritto Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in comune.

“Non siamo in emergenza: semplicemente, non siamo attrezzati a gestire questa situazione”. È stata questa la prima risposta fornita dalla rappresentante della Società della Salute al quesito da noi posto, durante l’ultima seduta della Seconda Commissione Consiliare permanente dedicata su nostra richiesta al tema dell’accoglienza dei minori migranti (alla quale peraltro la Prefettura, pur invitata, ha ritenuto opportuno non presentarsi).

Sono i numeri a dimostrare che non esiste nessuna emergenza, se non quella creata da scelte politiche fallimentari e sbagliate perseguite dai governi degli ultimi anni.

Ad oggi, secondo i dati forniti dalla SdS, a Pisa sono ospitati nei CAS – cioè nelle strutture di accoglienza gestite dalla Prefettura – appena 14 minori, di cui 12 nel Parco di San Rossore e 2 alla Polveriera al Cep; quest’ultimo è un centro dove convivono adulti e minori, in violazione delle linee guida nazionali e internazionali in materia di accoglienza (ma la stessa cosa accade anche nel centro in via San Iacopo nel comune di San Giuliano con la presenza di 2 minori). A questi si aggiungono 13 ragazzi seguiti da tempo dalla cooperativa il Simbolo all’interno dei percorsi delle comunità educative.

Stiamo parlando di giovanissimi, spesso poco più che bambini, fuggiti dalla guerra e dalla fame, con storie terribili alle spalle che hanno bisogno di percorsi individuali e di un sistema di accoglienza integrata.

Ed è quello che manca assolutamente nella nostra città, per responsabilità della amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Conti. Nel marzo del 2019 la Giunta ha approvato una delibera con la quale ha deciso «di non rinnovare (…) l’adesione al progetto Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati». Il “sistema di protezione” di cui si parla qui è la “Rete Sai”, promossa dal governo italiano e dall’associazione dei Comuni, che garantisce agli enti locali specifici finanziamenti per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati. Più in generale, la Giunta Conti non si adopera per trovare spazi permanenti per l’accoglienza, e anzi ha messo il veto sulla proposta della Prefettura di Pisa di riutilizzare un immobile demaniale vicino alla Torre di Pisa.

Siamo davanti ad un furore ideologico e irresponsabile che ritroviamo specularmente nelle politiche del Governo Meloni.

Per questo abbiamo deciso di presentare una mozione in consiglio comunale con la quale chiediamo che il Comune di Pisa  aderisca nuovamente alla Rete Sai, facendo un passo indietro rispetto alla Delibera della Giunta Comunale n. 40 del 28 Marzo 2019.

L’accoglienza dei profughi deve essere strutturata secondo le finalità e i principi enunciati dalla Rete SAI: dunque come accoglienza “integrata”, che non si limita a fornire un posto letto ma che punta all’autonomia del beneficiario, al suo positivo inserimento nella società, al rispetto della sua dignità e dei suoi diritti. Questo è un passaggio necessario per predisporre nella nostra città, anche in collaborazione con le associazioni che operano sul nostro territorio, nuovamente una rete di strutture di accoglienza connesse alla Rete Sai.
 

redazione.cascinanotizie