Auletta contro l'uscita del Comune di Pisa dalla SdS

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 22 Gennaio 2025

Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune, contro la decisione del Comune di Pisa di uscire dalla Società della Salute e non aderire all'aumento di capitale

Questo il comunicato integrale

Uscita dalla SdS. Conti vuole cancellare il ruolo del Comune di Pisa nella programmazione dei servizi, con gravi ripercussioni sulle fasce più deboli 
  
Oggi grazie alla nostra incessante iniziativa si è svolta la seduta della seconda commissione consiliare sul progetto del Comune di Pisa di uscire dalla SDS alla presenza del Sindaco e della assessora Bonanno, della Presidente e Direttrice della Sds, dei responsabili della fondazione Zancan che nel 2020 ha redatto uno studio commissionato proprio dalla amministrazione comunale sul modello di gestione di questi servizi. 
Riteniamo in primo luogo molto grave l’assenza della Asl Nord-Ovest a questa commissione, essendo la Asl il perno della stessa Sds. 
Ma ancor più gravo è l’annuncio che ha fatto il sindaco Conti di voler inviare nelle prossime settimane una raccomandata alla Sds per comunicare il recesso del Comune di Pisa dal Consorzio. E’ una scelta scellerata, irresponsabile e demagogica, non fondata su alcuna analisi e studio sugli effetti che questo comporterebbe sui servizi, sulle risorse, sul personale. 
L’unica cosa certa è che, in base alla normativa vigente, il Comune di Pisa con questa decisione perderebbe qualsiasi voce in capitolo sulla integrazione socio-sanitaria e sulla programmazione territoriale dei servizi. Questi, infatti, rimarrebbero comunque in capo alla Sds e il Comune di Pisa non avrebbe più alcun titolo decisionale in termini di governance dei servizi. 
Tutto questo si scaricherà pesantemente sulle fasce più deboli della popolazione, visto che come ha rilevato la stessa Fondazione Zancan, ormai la maggior parte dei finanziamenti nazionali ed europei si intercettano solo attraverso forme di gestione consorziate e non monocomunale, con ripercussioni sui progetti in essere, perdendo qualsiasi economia di scala. Siamo di fronte ad una scellerata scelta al buio, visto che Sindaco e Assessora non sono stati in grado di fornire alcun numero sul personale che il Comune di Pisa dovrebbe assumere per coprire i servizi, prefigurando quindi un ulteriore esternalizzazione delle risorse professionali. 
 A questo si aggiunge che il Comune di Pisa non ha alcuna esperienza di gestione diretta dei servizi sociali, come evidenziato dalla Fondazione Zancan nel suo intervento, e questo andrà ancora una volta a discapito delle fasce più deboli. 
  
Occorre una grande mobilitazione cittadina per fermare in primo luogo la Giunta Conti e per potenziare al contempo i servizi pubblici a partire da un efficientamento del Consorzio per superare le evidenti e gravi carenze gestionali esistenti a partire da quelle di bilancio, e su cui il Comune di Pisa ma anche gli altri comuni governati dal centrosinistra non hanno mosso un dito in questi anni. 
  
Rilanciamo quindi la nostra proposta di un Piano di revisione dell’organizzazione e del funzionamento della Società della Salute, privilegiando efficienza e trasparenza, e prevedendo il potenziamento del ruolo dei Comuni all’interno del consorzio attraverso: 
  
Il definitivo e stabile aumento della quota capitaria a 34 euro per abitante, per provvedere ai nuovi bisogni assistenziali; 
  
La rielaborazione urgente di un piano di rientro del disavanzo relativo al Bilancio 2023/2024; 
  
La riorganizzazione dell’Ufficio di Piano, affinché definisca con urgenza il Profilo di Salute ed elabori il Piano integrato di salute con particolare riferimento ai nuovi bisogni di salute e alle nuove povertà; 
  
Il conferimento di personale comunale alla Società della Salute per potenziare la coprogrammazione e la rilevazione dei bisogni; 
  

Il potenziamento del Supporto alla Direzione e Bilancio di cui alla DGR n. 269/2019, degli uffici per la programmazione economica, e la strutturazione della contabilità analitica per centri di costo e responsabilità che consenta analisi comparative dei costi e dei risultati; 
Il raggiungimento dei Leps relativi al servizio sociale professionale; 
  
il Potenziamento delle funzioni del Comitato di Partecipazione e della Consulta del Terzo Settore e strutturazione delle Agorà della Salute, rendendole reali processi di partecipazione e di ascolto della comunità; 
  
il potenziamento del ruolo delle assemblee elettive dei comuni prevedendo il passaggio dei principali atti decisionali e del Piano integrato di salute alla discussione in consiglio Comunale.”. 
  
Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista 
  

 

redazione.cascinanotizie