Autoprigionia, paura, libertà, speranza. La quarantena secondo Alfonso M. Iacono
Il mondo prima dell'epidemia era davero il Paradiso in terra? Che ruolo avrà la paura nella programmazione del nostro futuro? Superata la crisi economica, come sarà ripensata la qualità della vita di noi tutti?
La condizione di quarantena cui siamo costretti dall’epidemia da Coronavirus, mette in mostra pregi e difetti del nostro tempo.
Per il filosofo Alfonso Maurizio Iacono, già ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Pisa, ma anche autore e preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'ateneo pisano, da questo male necessario, la nostra società potrebbe uscirne migliorata, più attenta alla qualità della vita di tutti: ricchi e poveri.
Per questo, però, servirà la volontà di chi governa, come per noi italiani, la capacità di sapere discernere tra dipendenza e subordinazione dagli altri Paesi.
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Qua di seguito l'intervista intergrale raccolta con il filosofo la mattina di venerdì 10 aprile.