AVR, il Comune rescinda il contratto
Il sindacato Cobas a questa richiesta aggiunge quella di reinternalizzare in Geofor i lavoratori
Il sequestro di AVR da parte dell'autorità giudiziaria (►leggi qui) è al centro del comunicato diramato dai Cobas che da anni tengono alta l'attenzione verso questa azienda fino a poco tempo fa impegnata nella raccolta del rifiuti a Pisa.
«La vicenda AVR ha fatto scoppiare una situazione già fortemente compromessa: l’azienda da mesi ha mostrato gravi problemi finanziari che ha scaricato a più riprese sui lavoratori, evidenziando una fragilità industriale e mostrando incapacità di gestione che ci hanno fatto meravigliare a più riprese, afferma Sandro Giacomelli. Oggi, la scoperta delle infiltrazioni mafiose, da dimostrare, ma comunque inquietanti di per sé, scoperchia una gestione evidentemente priva di qualsiasi prospettiva e di un piano industriale degno di questo nome, manifestando invece quello che, insieme ai lavoratori, abbiamo ripetuto in questi mesi, cioè che il Comune avrebbe dovuto rescindere il contratto per palese incapacità a garantire il servizio e reinternalizzare i lavoratori in Geofor, con il contratto di settore appropriato».
«Ci è stato ripetuto dall’Assessore Bedini che questo non era possibile, proseguono dal sindacato di base, che non c’erano le condizioni, che si doveva attendere la fine naturale dell’appalto: ormai, con un’inchiesta di tale portata in corso, le condizioni sono cambiate completamente, e non è più possibile attendere oltre. L’internalizzazione immediata dei lavoratori in Geofor è ormai indifferibile: la lezione che dobbiamo apprendere è che il sistema degli appalti, con cui si sono affidati i servizi pubblici ad aziende che perseguono il profitto, non solo non hanno garantito un risparmio dei costi, ma hanno creato problemi e discriminazioni tra lavoratori».
«Il passo inevitabile, in questa fase, è la unificazione dei servizi e dei lavoratori sotto un'unica azienda, la Geofor, che dovrà garantire uguaglianza di trattamento, servizi efficaci e un piano industriale solido, per sottrarre finalmente all'AVR qualsiasi ulteriore possibilità di esporre lavoratori e cittadinanza a situazioni torbide, col pericolo di infiltrazioni criminali nella nostra città», conclude il sindacato Cobas.