Barriere anti-selvaggina in Fi-Pi-Li: successo per la petizione on line
Numeri da record su change.org per la raccolta firme lanciata da Irene Brescia
Ligure di nascita e cascinese d'adozione, Irene Brescia, 34 anni, ogni giorno percorre la Fi-Pi-Li per raggiungere l'aeroporto Galilei di Pisa, dove lavora.
Il suo tragitto in superstrada, spesso, troppo spesso, coincide con il ritrovamento di carcasse di animali investiti e lasciati ai margini della carreggiata.
Un fenomeno da arginare con urgenza, un pericolo anche per gli automobilisti e per chi si trova a passare proprio mentre cani e altra selvaggina (cinghiali, volpi, eccetera), tentano la sorte superando la lingua di asfalto che attraversa per intero la nostra provincia.
Per evitare la strage continua di animali ed abbattere il pericolo per gli automobilisti, esistono delle barriere protettive, dei mezzi già sperimentati sui tratti montani dellE autostrade, installati ai margini delle strade e utili al contenimento del problema.
Per la messa in sicurezza della Fi-Pi-Li, nasce la petizione lanciata da Irene Brescia, già sottoscritta in poco tempo da più di 10 mila persone e prossima al raggiungimento fissato delle 15 mila firme (► PUOI FIRMARE QUA).
"Ogni anno - riporta la petizione - i numeri degli animali morti ammazzati in FI PI LI sono da bollettino da guerra. Cani, gatti, volpi e svariati animali selvatici, vengono feriti od uccisi su questa superstrada che non ha protezioni, a differenza della rete autostradale. Varie volte pattuglie della stradale son dovute intervenire per, addirittura, pedoni che transitavano ai margini della carreggiata. Chiediamo a gran voce che la tratta sia messa in sicurezza, con reti che impediscano agli animali l'entrata in carreggiata. Questo, non da meno, per garantire anche l'incolumità di automobilisti e motociclisti".
Una petizione che non vuole essere solo un sasso gettato nell'acqua: "Non immaginavo questa grande risposta - dice Irene Brescia, da anni volontaria del Bosco di Archimede, un'associazione a difesa degli animali di Capannoli -. La petizione ha creato molto dibattito positivo e ha trovato grande adesione. il problema c'è ed è concreto. Raggiunto il traguardo della 15 mila firme cercherò di capire il da farsi. Sto pensando ad uno step successivo ed al coinvolgimento di chi (enti e politica ndr) potrà fare qualcosa in merito concretamente".