Base militare a Coltano, il Ministero nega l'accesso agli atti
Lo denuncia Ciccio Auletta, consigliere comunale di Diritti in Comune, la motivazione "esigenza di tutelare l’interesse pubblico inerente alla sicurezza nazionale nonché alla difesa e le questioni militari”
Questo il comunicato integrale
BASE MILITARE: si alza un muro di ferro sul progetto in violazione delle normative sulla trasparenza. Faremo segnalazione all'Anac.
Un muro di ferro. Non si può definire altrimenti la risposta del "Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza " Amm. Isp. Ca. aus. rich. Dario d’AQUINO alla nostra richiesta di integrazione agli obblighi di pubblicazione relativa alla procedura aperta per l'affidamento di n. 32 servizi di ingegneria militare portato avanti dal GENIO DIFESA per quanto riguarda le schede e i progetti relativi al primo lotto della nuova base militare all’interno dell’area ex-Cisam. Infatti, come avevamo denunciato quando avevamo trovato e reso pubblici questi atti, sul sito del Ministero appare in chiaro tutta la documentazione relativa a ciascuna delle opere portate avanti dal Ministero della Difesa, ma manca invece solo quella relativa al progetto della nuova base militare che si vuole realizzare nel Parco di San Rossore e a Pontedera: una anomalia assoluta.
Preoccupante è inoltre la specifica del Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza sulle motivazioni che conducono a questa censura ovvero che questi documenti non saranno pubblicati su decisione esclusiva del Commissario straordinario che a sua volta adduce un' “esigenza di tutelare l’interesse pubblico inerente alla sicurezza nazionale nonché alla difesa e le questioni militari”. Ancora una volta si confermano le nostre preoccupazioni e denunce: la scelta di nominare un Commissario Straordinario è funzionale a scavalcare sistematicamente tutte le normative vigenti a partire da quella sulla trasparenza. Come mai per tutti gli altri siti militari si possono pubblicare le schede sul sito mentre per la base al Cisam non è possibile?
Ricordiamo che si tratta complessivamente di un appalto di oltre 60 milioni di euro per servizi di progettazione relativi alla costruzione e manutenzione di infrastrutture militari sparse per tutto il paese per un importo complessivo di appalti previsti per oltre 1 miliardo 100 milioni di euro. Un appalto che è partito nel 2023 e su cui il Commissario Straordinario Massimo Sessa, nonché Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, si è inserito durante quest'estate chiedendo che una delle opere già appaltata (gli alloggi della Caserma di Terricola) fosse letteralmente scalzata dal Lotto 3 dei lavori, per dare spazio e priorità al progetto della realizzazione dell’intervento infrastrutturale consistente nella realizzazione della nuova sede dei Reparti di eccellenza dell’Arma dei Carabinieri – nuovo Centro Polifunzionale GIS – 1^ Rgt. Tuscania Arma dei Carabinieri – Area CISAM. Una procedura anomala e che ha visto in questo modo bypassare un passaggio fondamentale di trasparenza amministrativa previsto e dovuto sulle opere in appalto pubblico.
Cosa hanno da nascondere ai cittadini e alle cittadine? E’ chiaro che rendere pubblici i numeri e le cifre di questa nuova base militare non può che rafforzare il fronte maggioritario del no a questa opera a Pisa e altrove, per cui tenere tutto nascosto è funzionale ad un sistema economico-militare fondato sulla segretezza.
La non meglio precisata "esigenza di tutelare l’interesse pubblico inerente alla sicurezza nazionale nonché alla difesa e le questioni militari" di cui si parla oltretutto non ha nessun tipo di riscontro formale, visto che il progetto precedente con le stesse funzioni previsto a Coltano è stato diffuso senza alcun tipo di problema. Inoltre è lo stesso Commissario Straordinario Massimo Sessa che, firmando il verbale di chiusura del tavolo interistituzionale a ottobre 2023, ha preso un impegno preciso di trasparenza e condivisione con le istituzioni locali e in particolare con il Sindaco di Pisa, Michele Conti, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente dell'ente Parco Naturale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, impegnandosi a condividere ogni fase procedurale del progetto stesso. Impegno preso e disatteso per tutto lo scorso anno con il placido consenso delle istituzioni locali sopra menzionate che ne hanno approfittato per raccontare menzogne su menzogne alla cittadinanza invece di pretendere tutta la documentazione dovuta. Tenere il segreto serve ai rappresentanti delle istituzioni a provare a continuare a raccontare bugie: dal sindaco Conti con la favola dei 7 milioni di euro per le compensazioni a Coltano, smentito proprio dalle determine dell'appalto in oggetto, al Presidente dell’Ente Parco Bani che anche negli ultimi giorni ha continuato a raccontare di una base a consumo di suolo zero quando è già stato evidenziato nelle carte parlamentari che saranno centinaia di ettari di verde anche protetto ad essere consumati; fino al Presidente della Regione Giani che ha provato a ridurre la sede dei reparti speciali dei carabinieri (reparto operativo sugli scenari di guerra internazionali) ad una centro di addestramento, questo si auto smentisce proprio nella contraddizione di porre il segreto militare.
Abbiamo smontato una a una tutte le menzogne che hanno provato a raccontare, e continueremo questo lavoro a partire dalla segnalazione all’Anac che invieremo per denunciare la mancata pubblicazione dei documenti relativi alla nuova base sul sito del Ministero come nel caso di tutti gli interventi inseriti all’interno di questo accordo quadro.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista