Base militare a Coltano, a quando il tavolo per discuterne?
E' quanto chiede il consigliere comunale Francesco Auletta in un comunicato stampa in cui ribadisce il no alla realizzazione della Base
Base a Coltano: il tavolo a settembre si svolgerà? Le istituzioni ancora una volta tacciono
Era previsto per settembre il nuovo incontro del tavolo interistituzionale sulla nuova base militare a Coltano. Chiediamo al Sindaco Conti, al Presidente della Regione, al Presidente del Parco e a quello della Provincia un atto di chiarezza, che comunichino pubblicamente se il tavolo si svolgerà o meno, visto che il Governo Draghi, che ha dato il via nello scorso marzo - con il consenso di tutti i partiti che lo sostengono, dal PD alla Lega al Movimento 5 stelle - al progetto della base, sta per finire e il prossimo 25 settembre si terranno le elezioni politiche. Crediamo che sia una questione tutta politica e non tecnica se il tavolo si riunirà o meno e se verranno assunte delle decisioni. E riteniamo anche necessario che chi siede a quel tavolo informi subito i cittadini e le cittadine se questo incontro si svolgerà o si rimanderà tutto a dopo le elezioni.
Invece ancora una volta colpisce il silenzio del sindaco Conti in primis, che continua come un podestà a non rapportarsi con il consiglio comunale su questa vicenda cruciale, impedendo il confronto nella assemblea elettiva cittadina.
Tutte le forze politiche, sia di destra che di centro-sinistra, che governano a livello locale, regionale, nazionale, e i soggetti istituzionali sono favorevoli alla base e a stanziare milioni di euro per realizzarla. Noi no e ribadiamo che questo progetto non deve essere attuato in nessun luogo. Per questo chiediamo che il tavolo sia sciolto e le risorse siano subito destinate alle priorità sociali del nostro territorio. In migliaia sono scesi in piazza a Coltano in occasione della manifestazione lanciata dal Movimento No Base, che ogni giorno cresce e si rafforza in termini di consenso e partecipazione e nei prossimi giorni rilancerà la sua azione con una tre giorni di discussione, progettazione e mobilitazione.
Una città in comune
Rifondazione Comunista