Base nel Parco. M5S contro le Aree a Destinazione Antropizzata Militare

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 23 Aprile 2025

Galletti: "Sono una vergogna. Così il Parco diventa un distretto militare”

Il Movimento 5 Stelle Toscana boccia senza appello il nuovo Piano Integrato del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli (PIP), accusandolo di minare la tutela del territorio e di spalancare le porte a una progressiva militarizzazione

Nel mirino della presidente regionale M5S Irene Galletti ci sono le cosiddette Aree a Destinazione Antropizzata Militare (DAM), introdotte nel nuovo Piano insieme alle aree contigue: territori che, pur non rientrando nel Parco vero e proprio, ne costituiscono una cintura di protezione strategica che non deve essere sottovalutata. 

“Le DAM – denuncia Galletti – non sono solo un cavillo normativo, sono uno schiaffo alla missione del Parco. Servono a rendere accettabile ciò che non lo è: una nuova base militare nell’ex-CISAM, nel cuore della Selva Pisana, area tutelata a livello europeo. Ma c’è di più: ridefinendo le aree contigue e destinandole a usi militari, si apre la strada a una valanga di interventi futuri, potenzialmente anche speculativi”.

Il Movimento 5 Stelle punta il dito anche contro la governance del nuovo Piano: secondo Galletti, Regione e Parco abbandonano il loro ruolo di guida, lasciando mano libera ai singoli comuni.

“Invece di coordinare e proteggere, si delega tutto ai territori, scaricando responsabilità su amministrazioni locali spesso lasciate sole, senza una strategia condivisa”. 

Ma è sul caso dell’ex-CISAM che la critica si fa più dura. “Barattare la bonifica dell’area con una cittadella militare da 90 ettari è inaccettabile. Quella zona va restituita alla natura, senza condizioni. Non è merce di scambio. È tempo di dire basta a una visione bellicista. San Rossore deve andare verso la demilitarizzazione, non il contrario”. 

Galletti chiude con un appello netto, rivolto alla politica: “San Rossore deve tornare a essere un modello di sostenibilità e partecipazione. Invitiamo tutte le forze politiche responsabili a uscire allo scoperto e a dire chiaramente da che parte stanno. E a chi sostiene questo scempio diciamo: spiegate pubblicamente perché volete trasformare un Parco naturale in una base militare o in un cantiere a cielo aperto. I cittadini hanno diritto alla verità”.

 

redazione.cascinanotizie