Battere la destra, ma non con il centrosinistra

Politica
Cascina
Martedì, 7 Luglio 2020

Rifondazione Comunista guarda con favore a Poli o Masi. No alla Lega, ma posizioni lontane dalla coalizione a sostegno di Betti

La Federazione provinciale di Rifondazione Comunista continua a guardarsi intorno, ma alle prossime amministrative di Cascina, potrebbe appoggiare la lista Lavoro, Sviluppo, Ambiente per Fabio Poli sindaco (già sostenuta dal Movimento Cinque Stelle) o la lista CascinaOltre per Cristiano Masi sindaco.

Esclusa, al momento, una possibile assonanza con la coalizione di centrosinistra a sostegno di Michelangelo Betti (PD, Per Voi, Verdi, Volt, Cascina Bene Comune).

Con il comunicato che pubblichiamo qua sotto, Rifondazione Comunista, più in generale, prende le distanze dalla disgregazione dell'universo del centrosinistra cascinese, e riconferma, l'avversità "i temi tanto cari alla Lega come quelli delle politiche securitarie, o che sottintendano vuote enunciazioni di principio per conseguire interessi particolari".

 

Scrive Rifondazione Comunista Pisa

Rifondazione Comunista e le elezioni amministrative a Cascina

Le elezioni amministrative a Cascina hanno una valenza particolare.
Non soltanto perché è stato il primo comune che ha visto l’affermazione della destra a guida leghista in un territorio, quello pisano, forse troppo affrettatamente e superficialmente considerato immune dalle fascinazioni securitarie e xenofobe.
Un atteggiamento miope, soprattutto da parte delle forze politiche del centrosinistra che per decenni hanno amministrato quel comune e che hanno finito per confondere la gestione del potere politico con il consenso elettorale e per dedicare troppe energie a contese interne e scontri personali, ampliando progressivamente il solco che le separava dal resto della comunità e spalancando la strada alla vittoria della destra.
Come Rifondazione Comunista abbiamo considerato l’esperienza cascinese un pericoloso spartiacque per la democrazia e per i diritti e, conseguentemente, fin dallo scorso autunno, abbiamo partecipato a tutte le occasioni di incontro e di confronto offerteci dalle forze presenti sul territorio della sinistra e del centro sinistra.
Un confronto che ci auguravamo serrato, trasparente e incentrato sulle modalità per superare gli elementi di divisione tra le varie compagini politiche, ma soprattutto su una rinnovata attenzione ai problemi delle cittadine e dei cittadini, consapevoli delle difficoltà di dover rispondere con un atteggiamento culturale, forse di non immediata percezione, ai proclami semplificatori ed illusori, beceri e populisti, del nuovo estremismo destroide.
Un confronto lontano da quelle logiche personalistiche e dalle ricerche di rendite di posizione di cui le cittadine ed i cittadini cascinesi (e non solo!) non hanno certo bisogno.
Purtroppo questo confronto, con il disappunto di Rifondazione Comunista, si è presto affievolito e poi  il passare del tempo  ha reso evidente, nonostante la gravità della situazione, la permanenza e la prevalenza di quelle logiche che hanno consegnato Cascina alla Lega.
Non si spiegherebbero altrimenti le candidature alternative e la proliferazione di liste che compongono ad oggi il quadro della sinistra e del centro sinistra.
Ciononostante, anche nelle ultime settimane, come federazione provinciale del PRC abbiamo responsabilmente valutato, in accordo con i compagni del territorio, di confrontarci comunque con alcune delle liste che parteciperanno alla competizione cascinese.
Abbiamo in questo senso riconosciuto il valore del lavoro di opposizione che il consigliere comunale Fabio Poli ho svolto in questa legislatura, per alcune posizioni condivisibili sulle partecipate e per la considerazione dimostrata nei confronti delle organizzazioni partitiche, e guardiamo con attenzione alle proposte programmatiche che possano scaturire da altre compagini di sinistra.
Il nostro comitato politico federale ha rinnovato sabato scorso l’impegno al confronto programmatico, che dovrà comunque essere imperniato sul rigetto di linee che possano echeggiare i temi tanto cari alla Lega come quelli delle politiche securitarie, o che sottintendano vuote enunciazioni di principio per conseguire interessi particolari.

 

carlo.palotti