Bellotti Bon: zero euro per il vecchio teatro nel mandato della Lega

Politica
Cascina
Mercoledì, 16 Giugno 2021

Il PD all'attacco: «Ceccardi, ora Europarlamentare, non è riuscita a portare un solo euro di finanziamento per la ristrutturazione del vecchio teatro in centro a Cascina»

La maggioranza cascinese, ed in particolare il Pd, torna sulla questione relativa alla riqualificazione del teatro Bellotti Bon ed attacca le opposizioni: «sul teatro Bellotti Bon di Cascina le minoranze scelgono la strada della polemica strumentale e dell’ostruzionismo accampando scuse e tirando in ballo l’intero piano triennale delle opere pubbliche; ne prendiamo atto, così come apprendiamo delle dichiarazioni polemiche rilasciate ai giornali negli scorsi giorni e a cui dobbiamo replicare per far sì che i cittadini sappiano per intero la vicenda senza dover partire da vent’anni fa, ma contestualizzando invece gli ultimi anni di vita di suddetto teatro. Recuperato effettivamente dai beni alienabili nello scorso mandato, viene fatta pulizia al suo interno e si sceglie di pagare un importo di 25.000 € annui per dei soppalchi e delle transenne per limitare i crolli… dopo di ciò il nulla. Le cronache raccontano dell’ ex sindaco Ceccardi, ora europarlamentare, impegnata a procacciare finanziamenti e fondi che mai arriveranno nell’arco dei quattro anni di mandato a trazione leghista».

«A distanza di otto mesi dall’insediamento, prosegue la nota del PD, questa giunta decide di inserire nel piano delle opere triennali un progetto di riqualificazione per ottenere finalmente, in caso di vittoria, un finanziamento di 5 milioni di euro e la minoranza decide di votare in modo contrario. Lasciamo ai cittadini dunque tutte le considerazioni che vorranno fare. Per quanto riguarda il Cinema Apollo citato dal consigliere di minoranza Cosentini ripetiamo quello che già gli abbiamo fatto notare in consiglio comunale a cui non è stato in grado di replicare: se anche l’acquisto del cinema Apollo era sinonimo di prospettiva per la scorsa giunta perché le aste che si sono susseguite in data 11 novembre 2016, 12 aprile e 12 novembre 2019 sono andate deserte? Se tale prospettiva era così centrale per le odierne minoranze perché non si sono presentati, salvo poi polemizzare, ancora una volta, se, a due mesi, dall’insediamento, questa giunta aveva scelto di presentarsi non alla prima asta, ma a quella successiva per elaborare una prospettiva futura? Perché, inoltre, vista l’importanza strategica del Cinema Apollo, l’ex reggente e assessore al bilancio non ha previsto un capitolo di spesa pari almeno alla base d’asta della successiva gara? Al solito, conclude il Partito Democratico, le minoranze cercano i “colpevoli” rivangando fino a 70 anni indietro o rimanendo pronti per puntare il dito, senza però mai guardare ciò che loro stessi hanno fatto, o, per meglio dire, non fatto».

redazione.cascinanotizie