Bentornato a Pisa al Giro d'Italia
Prosegue un maggio pazzesco per lo sport pisano che raccoglie i frutti anche del lavoro dell'assessora allo sport Frida Scarpa
Siamo ancora tutti quanto ebbri dalla ubriacatura per il ritorno in serie A del Pisa che la città si prepara ad un altro evento storico: il giro d’Italia che torna come arrivo di tappa a Pisa dopo 45 anni. Numeri che si rincorrono, un decennio tonto tondo che racchiude la storia sportiva della nostra città. Nel giugno del 1990 il Pisa veniva promosso in serie A, nel maggio nel 1980 Pisa incoronava Bernard Hinault maglia rosa al termine di una cronometro epica, per le condizioni meteo da tregenda che la carovana trovò in quella giornata. I ricordi si rincorrono e da lontani e sbiaditi il dicembre scorso con l’ufficialità della tappa pisana, sono tornati vivi come se fosse passato un battito di ciglia da quella giornata fatta di pioggia, vento e freddo. Francesco Moser, che all’epoca viveva il giro d’Italia come una sorta di maledizione, parte al comando della classifica, ma “il Tasso”, il francese Bernard Hinault gli rifila un minuto preciso e gli strappa la maglia rosa. Sul traguardo, posto in Lungarno Gambacorti proprio di fronte al comune è il danese Jorgen Marcussen a vincere la tappa, ma la vetrina è per Hinault e la foto del giorno è il volto segnato dalla fatica e dalla delusione di Moser, comunque incoraggiato dai tantissimi tifosi che lo sostenevano.
Chissà chi sarà a festeggiare questo 20 maggio, di sicuro un vincitore, a braccia alzate e per distacco c’è già. Si chiama Pisa che torna regina dello sport proprio come lo era in quegli anni 80 quando la squadra di calcio iniziò la scalata verso la serie A, per poi diventare una delle regine del calcio di provincia, quando il ciclismo, oltre al giro d’Italia regalava grandi classiche come il Trofeo Baracchi andato in scena per tre edizioni nel percorso fra Pontedera e Pisa, quando in città arrivava il rally di Sanremo, quando si svolgeva il Meeting di Atletica Leggera che toccò il suo apice nel 1983 con il record del mondo di Salto in Alto della russa Tamara Bykova, anche lì sotto una pioggia battente che rese ancora più incredibile il record. Fu una stagione, quella della prima metà degli anni 80 incredibile per una città come Pisa, un successo che alle spalle aveva un assessore allo sport visionario come Lorenzo Bani. Oggi, a metà di questi anni 20, Pisa torna capitale dello sport, anche in questo caso, grazie alla visione lungimirante di Frida Scarpa, avvocata, ex schermitrice medaglia d’oro ai mondiali, oggi prestata alla politica, che ha raccolto la sfida di riportare in alto lo sport pisano due anni fa, nel secondo mandato di Michele Conti, ed è riuscita a riportare i grandi eventi sportivi nella città della torre, ma non solo, anche eventi di grande tradizione come la Strapazzata, da tempo caduta nel dimenticatoio.
Godiamoci questa meravigliosa stagione, ogni attimo della promozione del nostro Pisa, ogni istante del Giro d’Italia, sia che lo voglia vivere in presa diretta, sia che ci batta forte il cuore guardando la nostra splendida città in TV; ricordiamoci che sotto questa punta dell’iceberg ci sono altri sport ed altri campioni, su tutti la scherma con Simone Vanni CT della nazionale di Fioretto, oltre a tanti atleti guidati di Filippo Macchi (cascinese, ma non stiamo troppo a sottilizzare) e il Pisa Beach Soccer vice campione d’Europa pronto a dare l’assalto allo scudetto e alla Champions League. Siamo orgogliosi di quello che la città ci offre e continuiamo con quel grido che non si spegne dallo scorso 4 maggio: Forza Pisa, città dello sport., città di Serie A!