Betti (PD): sul Piano Strutturale deve prendere posizione anche Cosentini

Politica
Cascina
Domenica, 2 Agosto 2020

Il candidato a sindaco del centrosinistra rimanda al mittente le accuse di "scopiazzare" mosse da Poli e attacca Cosentini

Dopo le accuse di Fabio Poli (leggi anche: Cascina 2020. Fabio Poli attacca: "Betti, copia ed incolla") Michelangelo Betti allarga il dibattito intorno al Piano Strutturale Pisa-Cascina al centrodestra, e al suo candidato a sindaco, Leonardo Cosentini. Per Betti, infatti, non conta tanto chi sia stato il primo a muovere le critiche al Piano, quanto più il fatto che anche Poli e il Movimento Cinque Stelle abbiano trovato la quadra sull'argomento. Poi, per Betti, il vero problema è Cosentini, che mai ha "trovato spazio per esprimersi su questo Piano".

 

Scrive Michelangelo Betti

Fa piacere che un argomento non di presa immediata come il Piano strutturale diventi tema importante della campagna elettorale.

C'è da dire che è, purtroppo, piuttosto semplice prendere posizione sulle attuali previsioni del Piano Pisa-Cascina. Si può constatare che opporsi a questo Piano strutturale va oltre le differenze tra destra e sinistra. Opporsi a questo Piano strutturale segna la differenza tra chi vuole progettare il futuro e chi si accontenta di sommare i "desiderata" del presente.

In questi giorni la discussione pare avere come obiettivo l'individuazione di chi sia stato il primo a muovere critiche al Piano. Un dettaglio sul fondo non troppo rilevante rispetto alla presa di coscienza diffusa di quanto siano negative la ricadute dei progetti del Piano. L'intero centrosinistra ritiene positivo che anche Fabio Poli e i 5 Stelle abbiano un giudizio negativo su quella programmazione e che abbiano trovato unità su questo punto.

È invece singolare che Leonardo Cosentini, assessore in carica e candidato a sindaco per la destra, non abbia mai trovato spazio per esprimersi su questo Piano. Per dire cosa pensa di previsioni come l'uscita Fi-Pi-Li a San Frediano o del nuovo ponte carrabile destinato a finire nei campi dell'Ansa dell'Arno. È di certo più semplice coltivare qualche aiuola, senza però gettare lo sguardo al di là di quegli spazi. Verso le aree a verde dimenticate da questa amministrazione.

 

redazione.cascinanotizie