Bibliotecari esternalizzati Unipi: due giorni di sciopero

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 18 Luglio 2024

Carlo Palotti per Punto Radio Cascina Notizie ha intervistato Francesca Grassini della Filcams Cgil di Pisa. L'intervista è riascoltabile tramite il lettora qua sopra o visitando il Podcast di Punto Radio

 


Francesca Grassini, Filcams Cgil Pisa: "Lavoratori a 16 ore, una scelta folle dell'Ateneo che mette in difficoltà i lavoratori"

Ha scritto la Filcams Cgil Pisa.

I Bibliotecari esternalizzati dell’Università di Pisa, il 16 Luglio 2024, in assemblea hanno votato per lo sciopero nella giornata del 17 Luglio. Lo sciopero è una risposta all’Università che taglia i servizi, ad un Ente che volta le spalle ai lavoratori, dicendo che la coperta è troppa corta e si deve pur tagliare. Il Rettore promette un dialogo e poi si svolgono una serie di incontri che non hanno contenuto, perché non smuovono di un passo le scelte fatte dall’Ateneo a Febbraio.

Il Consiglio di Amministrazione di UNIPI ha deliberato a maggioranza che  la prossima gara riduca i servizi bibliotecari del 35%.

La narrazione dell’Ente è quella della mancanza di risorse, ma in realtà questa è una scelta politica, quella di risparmiare sulle Biblioteche e sui suoi servizi.

Purtroppo la crisi è vasta, non colpisce soltanto le tasche dei lavoratori esternalizzati, deboli e precari; con l’approvazione di questa delibera appare chiaramente una crisi più forte di quella occupazionale, quella di un Ente che non riconosce più le scelte buone dalle scelte cattive. Un Ente che produce sapere, ricerca e cultura che taglia la fonte dalla quale beve. Di fronte a questo, non soltanto esprimiamo forte preoccupazione, ma ci indigniamo. Più volte abbiamo richiamato l’Università a riflettere sulla parola dignità, quando voleva dirci che un posto di lavoro è anche a 14 ore settimanali, ma troppe volte siamo stati inascoltati e da ultimo, oggi, quando a maggioranza la delibera che taglia l’appalto dei servizi bibliotecari integrativi d’Ateneo è stata approvata.

Dal momento che quella scelta è profondamente ingiusta, non resta che tornare a scioperare anche il 18 Luglio, per mostrare a tutti la  “supremae dignitatis” con la quale ogni lavoratore affronta questo lavoro. Un lavoro altamente specializzato ed esternalizzato da circa 20 anni, che non riceve alcun premio, ma anzi improvvisamente si sceglie di non riconoscerlo.

Tagliare gli appalti è una scelta irresponsabile, significa ridurre posti di lavoro e salari! Qualora qualcuno non lo avesse ancora capito, lo ripetiamo.

 

redazione.cascinanotizie