Bilancio 2023/2025 di Cascina, approvato, 30 milioni di finanziamenti giunti sul territorio
Con 14 voti a favore e 6 contrari il consiglio comunale di Cascina ha approvato il bilancio di previsione 2023-2024-2025 e il documento unico di programmazione 2023-2025
Questo il commento del sindaco Michelangelo Betti.
“Sgombriamo il campo da alcuni equivoci: l’unico elemento vero, che è un cruccio anche per noi, è presentare il bilancio ad aprile. Avremmo voluto anticipare di molto i tempi: non vale come giustificazione, ma far quadrare un bilancio in tempi stretti in un periodo di caro-prezzi e quando ci si trova a dover gestire 30 milioni di finanziamenti da Pnrr ottenuti da questa amministrazione, può portare a un allungamento dei tempi. Mi sembra però ingeneroso sentir dire che ripetiamo sempre gli stessi concetti: potremmo dire anche noi che dall’opposizione arrivano sempre le stesse critiche senza che venga fatta un’effettiva analisi di cosa è cambiato in questi due anni.
Non mi metto a partecipare di partecipate viste come antagoniste del Comune: se questo è l’approccio, capisco perché i risultati possano essere limitati. Se faccio parte di un organismo, cerco di collaborarci e farne migliorare i risultati, ma se lo vedo sempre come un nemico e un antagonista alla lunga perdo anche autorevolezza all’interno di quella partecipata.
Veniamo alle cifre. Si parla tanto di macchina amministrativa: nel periodo 2015-2020 in questo Comune ci sono state 39 assunzioni a fronte di 54 cessazioni, con un saldo negativo di 15 unità; nel periodo 2021-2023 i nuovi ingressi sono stati 56 contro 43 cessazioni, con un saldo positivo di 13 dipendenti. Sono andate via delle persone? Sì, ma ne sono anche arrivate altre. C’è stato un periodo in cui la mobilità è sembrata un elemento impazzito per tutti gli enti, con tanti trasferimenti e tanti concorsi nello stesso periodo. E comunque i numeri non possono essere smentiti.
Dire poi che non facciamo nulla sull’impiantistica sportiva dopo una variazione di bilancio da 450.000 euro proprio per ristrutturazioni sugli impianti, mi porta a sperare che qualcuno abbia confuso i fogli degli appunti. Servirebbe un’attenzione alla verità per non essere smentiti. Lo stesso dicasi per la polizia municipale: siamo arrivati che non c’era più il comandante, adesso abbiamo un comandante, un vicecomandante e un corpo di polizia municipale che nonostante un numero di personale non ampio copre anche domeniche e festivi infrasettimanali, ovvero 365 giorni l’anno. Forse questo obiettivo poteva essere raggiunto prima di noi…
Questo bilancio preventivo è basato e formato anche sui finanziamenti ottenuti tramite Pnrr: la preoccupazione oggi è come portare avanti e gestire questi progetti, come fronteggiare i rincari. Il dibattito nazionale di questi giorni mi sembra staccato dalla realtà, come se dovesse partire oggi: per dare gambe al Pnrr, il governo dovrebbe preoccuparsi di come gestire le coperture per rispondere all’aumento dei prezzi.
Chiudo sull’addizionale comunale all’Irpef: ritengo sommessamente che anche se messa allo 0,8%, non sia la causa dell’evasione fiscale a Cascina. L’abbiamo trovata allo 0,75% e l’abbiamo rimodulata per scaglioni, ma vorrei far notare che la precedente amministrazione l’ha portata dallo 0,8 allo 0,75 solo per l’annualità 2020, nell’anno in cui si andava a elezioni. Ma questa, di sicuro, è stata solo una coincidenza. Anche dal punto di vista dei lavori pubblici, con l’accusa di un Comune fermo, bisognerebbe entrare più nel dettaglio. Le manutenzioni straordinarie negli ultimi 6 anni sono partite da meno di 1,8 milioni di euro per salire nel 2020, anno elettorale, a 3,6 milioni. Nel 2021 questa amministrazione ha investito quasi 2,7 milioni, oltre il 30% in più rispetto agli anni 2017, 2018 e 2019, per arrivare a oltre 4 milioni di euro nel 2022. A volte servirebbe maggior attenzione a quel che viene presentato”.