Bilancio aeroporto, perdite di passeggeri confermate

Cronaca
PISA e Provincia
Venerdì, 13 Marzo 2020

Il presidente di Toscana Aeroporti Carrai ha anche parlato dell'emergenza coronavirus, intanto dai piccoli azionisti arriva la solidarietà ai lavoratori di Pisa e di firenze

Il Consiglio di Amministrazione di Toscana Aeroporti S.p.A. ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2019.

Per «I risultati del 2019 rappresentano un ulteriore passo in avanti nel percorso di crescita intrapreso da Toscana Aeroporti a partire dalla sua nascita, afferma Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti. Risultati positivi raggiunti nonostante le ennesime e numerose cancellazioni e dirottamenti registrati nell’aeroporto di Firenze a causa dell’inadeguatezza dell’infrastruttura».

«Relativamente all’emergenza epidemiologica da Covid-19, desidero innanzitutto esprimere la mia vicinanza e solidarietà alle persone colpite e a tutti gli operatori sanitari che in questo momento stando dando l’anima per salvare vite umane, dice Carrai in merito all’emergenza di queste settimane. Il forte calo del traffico passeggeri registrato dal Sistema Aeroportuale Toscano, in particolare nei primi 11 giorni del corrente mese di marzo (-53,4% Toscana Aeroporti, -52,3% Pisa e -55,2% Firenze), sta interessando tutte le aree di business del Gruppo: dalle attività Aviation e commerciali del gestore aeroportuale Toscana Aeroporti S.p.A. all’attività di ground handling di Toscana Aeroporti Handling S.r.l.».

Al momento attuale, ha proseguito Marco Carrai, l’incertezza in merito alla stima degli effetti sulla nostra attività è particolarmente elevata in quanto non è possibile prevedere in modo accurato la durata e la portata della diffusione del virus e, conseguentemente, l’impatto sul numero delle cancellazioni dei voli così come per gli altri scali nazionali. L’imposizione di blocchi o di un periodo di quarantena da parte di un crescente numero di Paesi, sta inoltre comportando la cancellazione, per il mese di marzo e per alcune settimane del mese di aprile, di voli su tutti gli scali italiani tra cui, naturalmente, anche quelli toscani. Alla data dell’11 marzo 2020 la perdita stimata per il solo mese di marzo, tra voli cancellati e riduzione del fattore di riempimento (Load Factor) sui voli effettivamente operati, è di circa 428.000 passeggeri, di cui 170.000 sull’aeroporto di Firenze e di circa 258.000 su quello di Pisa».

«Per contrastare questa difficile situazione, il Gruppo Toscana Aeroporti ha tempetivamente predisposto una serie di contromisure mirate all’adeguamento dei costi alla ridotta domanda di traffico, come le ferie obbligatorie per i lavoratori che non debbano garantire un presidio e, ove possibile, il telelavoro. La società attiverà inoltre le procedure per ricorrere all’istituto della Cassa Integrazione. Storicamente shock esterni hanno comportato una temporanea riduzione della crescita e in situazioni precedenti - anche se non comparabili - (SARS, 11 settembre 2001, crisi economica del 2009 e eruzione del vulcano islandese nel 2010) il settore dell'aviazione si è rapidamente ripreso. In ogni caso, il Gruppo Toscana Aeroporti è preparato sia dal punto di vista operativo sia economico ad affrontare questa complessa situazione che sta colpendo a livello globale l'industria aeronautica e quella dei trasporti», ha concluso il presidente di Toscana Aeroporti.

Per qianto riguarda l’andamento del traffico aereo allo scalo pisano, si conferma il trend negativo dei passeggeri che nel 2019 sono stati 5.387.558, ovvero l’1,4% in meno rispetto al 2018 principalmente per l’andamento dei movimenti dei voli commerciali (-1,4%). L’incremento della capacità su Monaco di Baviera (AirDolomiti/ Lufthansa), Tirana (FlyErnest e Albawings) e il volo su Casablanca (Air Arabia) hanno compensato in buona parte la riduzione di operatività da parte di Ryanair, la sospensione del volo su San Pietroburgo e la riduzione dei voli per Mosca (Pobeda Airlines). Il calo ha principalmente riguardato il traffico di linea internazionale (-2,5%)

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e in maniera minore quello domestico (-1,1%). Dopo quello nazionale (26,4%), i principali mercati del Galilei sono quello britannico (20,6% del totale) e quello spagnolo (10,1%).

In aumento (+11,7%) il traffico cargo dell’Aeroporto Galilei che al 31 dicembre 2019 supera le 13.000 tonnellate di merce e posta trasportate.

Per quanto concerne le previsioni future, nei primi due mesi del 2020 il sistema Aeroportuale Toscano ha registrato un traffico totale di circa 915 mila passeggeri in crescita del 2,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tali dati già scontano nel mese di febbraio i primi effetti negativi del “corona virus”, pari ad una stima sui due scali di circa 23.000 passeggeri nell’ultima settimana di febbraio.

L’esercizio 2020 vede il permanere delle criticità già evidenziate nel 2019, quali gli effetti della Brexit, la crisi Alitalia, e la mancata ripresa dell’utilizzo dei Boeing 737-800 Max. A questi si aggiunge, dal mese di febbraio, l’impatto dell’epidemia “coronavirus” sull’economia mondiale, sulle reti globali di trasporto ed in particolare sul trasporto aereo e, ancor di più per l’Italia, sul turismo domestico e internazionale.

Gli effetti dell’impatto “coronavirus” sul sistema aeroportuale toscano potranno essere ben dimensionati nei prossimi mesi. Toscana Aeroporti, forte della spiccata resilienza dimostrata nei cinque anni di vita, intraprenderà tutte le azioni possibili a tutela dei margini del Gruppo, variabilizzando per quanto possibile i propri costi in funzione dell’andamento del traffico.

In relazione proprio alla crisi dovuta all’emergenza coronavirus, arriva il comunicato dei piccoli azionisti del Galilei che affermano: «esprimiamo solidarietà al comparto del trasporto aereo nazionale e regionale colpito dal diffondersi del COVID 19 e condividiamo l'iniziativa del presidente dell’Enac Zaccheo di proporre uno scenario minimo infrastrutturale per garantire la mobilità del trasporto aereo nazionale, individuando 19 aeroporti di rilevanza nazionale per i bacini d'utenza serviti. Per quello toscano è stato individuato l'aeroporto di Pisa, per la sua capacità infrastrutturale (ricettività passeggeri e merci, lunghezza di pista, ecc.) idonee a garantirne piena operatività senza restrizioni. Siamo convinti che il Governo varerà misure a sostegno delle società di gestione aeroportuale, per aiutarle a superare l'emergenza in atto.     Facendo appello ad un sentimento che ha fatto rinascere il coronavirus, la solidarietà, diciamo ai dipendenti fiorentini di Toscana Aeroporti, che siamo sicuri che quelli pisani sono loro vicini e si faranno carico di rappresentarli al meglio, dicendo Insieme ce la faremo».

redazione.cascinanotizie