Bilancio comunale di Pisa, bocciato dalle opposizioni
Con diverse criticità evidenziate, le opposizioni in Consiglio Comunale a Pisa bocciano senza appello il Bilancio approvato dalla Giunta Conti
Queste le note pervenute in redazione
Comunicato del capogruppo PD Matteo Trapani - Bilancio comunale di Pisa
E' la prima volta che il Comune di Pisa ha un bilancio fragile e con molti debiti da saldare.
Per fare questo le tasse a Pisa saliranno con un aumento impressionante della TARI e dell'addizionale IRPEF. I pisani dovranno pagare così l'aumento per far quadrare un bilancio che taglia sui servizi, indebitandosi sempre di più tramite mutui per stare in bilico. Ma gli aumenti riguardano anche ZTL, parcheggi, suolo pubblico e affissioni. Insomma un bilancio che vede pochi investimenti, una diminuzione dei servizi, una diminuzione di manutenzione nei quartieri.
Purtroppo molti nostri emendamenti e ordini del giorno che provavano a riabbassare la pressione fiscale e a dare risposte ad alcune esigenze in ambito sociale, economico-produttivo, culturale e sulle manutenzioni e riqualificazione dei quartieri.
Siamo però riusciti a fare approvare alcune nostre proposte da inserire nel bilancio. In particolare una sulla razionalizzazione e il controllo delle concessioni del suolo pubblico, un piano sulla cultura e la previsione del baratto amministrativo.
Oltre a questi è stato approvato un ordine del giorno sui concorsi di progettazione nei quartieri e un altro sul supporto al sistema di emergenza urgenza e agli ets che lavorano su questo.
Nel bilancio è stato inserito anche il salario minimo negli appalti comunali, un impegno sul controllo da parte di sepi sul controllo dell'evasione e un impegno per organizzare eventi e iniziative su Tolaini (anche mediante l'intitolazione di una via), Russoli e Nannicini a 100 dalla loro nascita e in particolare a 80 dalla mostra che ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel panorama nazionale e internazionale.
Il PD ha votato contro al bilancio perché ritiene che gli aumenti eccessivi e indiscriminati delle tasse, il taglio sui servizi e sugli investimenti, sul sociale e manutenzione, su turismo e commercio, ci consegnino una città non solo più povera anche meno attrattiva e inclusiva.
Matteo Trapani
Capogruppo PD in Consiglio Comunale
"È un bilancio pieno di aumenti. Aumenta la TARI, aumenta l'addizionale IRPEF, aumenta il suolo pubblico, solo per fare alcuni esempi. Il tutto senza criterio di progressività fiscale, rendono il conto più salato per i ceti meno abbienti. Non è certo quello di cui i cittadini e gli esercenti pisani hanno bisogno. La destra di Conti sceglie di rispondere all'inflazione con misure che peggioreranno la situazione economica delle famiglie e della città. Noi abbiamo provato ad avanzare proposte concrete su vari temi, presentando ordini del giorno puntuali, dalle risorse per i servizi per la prima infanzia ai servizi socio-sanitari, solo per citare due esempi. Non riununceremo a batterci per un'idea di Pisa più coraggiosa e più giusta".
Paolo Martinelli, La Città delle Persone
Sul bilancio si conferma la visione miope di questa amministrazione che non risponde alle esigenze della maggioranza della popolazione.
Sui diritti sociali si continuano a scegliere i bonus come unica strada per rispondere ai bisogni delle persone. Restano i problemi strutturali. Manca un piano per destinare le case popolari alle persone che ne hanno necessità e gli alloggi per gli studenti. Resta il nodo sul regolamento degli affitti brevi e si scelgono gli hotel studenteschi per fare fronte all'emergenza abitativa.
Insufficienti gli investimenti legati all'infanzia: pochi posti per gli asili nidi con criteri svantaggiosi per le fasce della popolazione più debole. Carenza strutturale degli edifici che avrebbero bisogno di maggiore manutenzione e cura per destinare, oltre l'orario scolastico scolastico, gli spazi alle famiglie e alla popolazione. Pisa si conferma una città non a misura di bambino in assenza di ludoteche e politiche espansive a favore delle giovani famiglie. Nessun bilancio di genere e investimento sulla violenza di genere. Mancano investimenti per i giovani, politiche sociali volte a contrastare il disagio mentale e psicologico delle nuove generazioni. Mentre aumentano le tasse per la classe media, manca completamente un piano di contrasto alla povertà a fronte del taglio da parte del governo del reddito di cittadinanza che lascerà milioni di persone senza sostegno. Più che alla città futura, ci sembra che si guardi sempre indietro e non si progetti una città con le persone e per le persone, ne si tenga conto del cambiamento climatico e delle emergenze sociali dettate dalle guerre e inflazione. Il nostro voto è contrario.
Capogruppo Sofia Luigi, Sinistra Unita