Bilancio Comunale, ignorato completamente il PNRR
A far notare la mancanza nella legge di bilancio è la consigliera di opposizione Olivia Picchi
«È incredibile quanto avvenuto durante la discussione del bilancio di previsione del Comune di Pisa. La maggioranza cancella (e già gli anni precedenti era scarno) tutto il capitolo sul trasferimento tecnologico, università e ricerca», è allibita Olivia Picchi, consigliera comunale del Partito Democratico, nel constatare la mancanza di attenzione dell’amministrazione comunale per alcuni campi che hanno fatto la storia della città.
«Nella città del sapere, nella città della stazione Marconi, nella città dove è partito il primo bip di internet sarebbe surreale di per sé. Pisa fa dell'innovazione la sua storia e una delle sue attrattive maggiori, spiega la consigliera Dem. Tutto questo diventa inspiegabile nell'epoca del PNRR, dove in tutto il mondo si parla della sfida della transizione digitale e ecologica. Noi abbiamo un vantaggio competitivo enorme, per storia, cultura, mezzi e talenti. Lo dimostrano i fatti. La Toscana in ambito PNRR punterà sul Life Sciences. A vincere è stato il progetto P.I.S.A Biotech, della Scuola Normale, il secondo e terzo classificato sono due progetti della Scuola Sant'Anna. Il presidente del Polo Tecnologico di Navacchio (che ospita e fa crescere tantissime start up pisane), Andrea Di Benedetto, è stato nominato responsabile per il centro italia di InnovUp (ex Italia StartUp)».
«Tutte le città si prodigano per attrarre investimenti sulle loro specificità e obiettivi: il tessile a Prato, lo studio di fattibilità per il trasporto leggero a Livorno. Pisa in tutto questo è assente, prosegue Picchi. Bocciato anche il nostro emendamento che chiedeva fondi per lo studio di fattibilità del raddoppio ferroviario per il collegamento Pisa-Firenze. E all'assenza di progetti si accompagna la scelta di ignorare il settore della conoscenza e della ricerca, delle università e delle start up. Si sceglie di buttare via un vantaggio competitivo enorme che porta e che potrebbe portare sviluppo e lavoro. Inutile aggiungere che sono stati bocciati tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno che abbiamo presentato sul tema, anche in merito alla conciliazione vita lavoro e ai servizi alle famiglie che costituiscono un elemento qualificante per attrarre talenti anche da fuori».
«Con questa scelta la maggioranza dimostra tutta la sua miopia, una visione di città provinciale dove ci si occupa (giustamente) delle piccole cose ma dove si fa una scelta suicida che porterà Pisa non solo a perdere il vantaggio competitivo ma a trovarsi dietro a realtà che hanno meno talenti e risorse, ma hanno la fortuna di avere, al contrario nostro, governanti illuminati....e più svegli», conclude Olivia Picchi.