Bimbo escluso dal nido a Cascina, interrogazione della consigliera Nardini

Cronaca
Politica
Cascina
Lunedì, 6 Novembre 2017

Alessandra Nardini, consigliera regionale del Partito Democratico interviene nella vicenda di Ethan (leggi qui), il bambino a tutti gli effetti Italiano, ma colpevole di avere un genitore nato all’estero e per questo costretto a rinunciare all’asilo nido perché la famiglia avrebbe dovuto pagare una retta insostenibile a causa di un adempimento procedurale che rende più difficoltose le iscrizioni ai servizi comunali e a quelli convenzionati per i bambini con genitori non italiani.

Nardini al riguardo ha presentato un’interrogazione alla giunta toscana chiedendo di sapere se la giunta regionale “sia a conoscenza dell’accaduto e come intenda attivarsi, nel rispetto delle proprie competenze, al fine di porre la massima attenzione sul caso in oggetto, anche mediante azioni di sensibilizzazione, per addivenire ad una positiva risoluzione”.

“Ho ritenuto giusto e opportuno cercare di riaccendere i riflettori su questo caso, spiega la consigliera eletta in provincia di Pisa, perché qualora le motivazioni dei genitori fossero confermate, si potrebbe parlare di una grande penalizzazione nei confronti di un bambino. Infatti, l’estrema difficoltà a reperire la documentazione richiesta relativa al genitore non italiano, aggravata dalla rapida tempistica, lo escluderebbero dalla graduatoria di assegnazione di posti convenzionati con il Comune anche se presso strutture private accreditate con il Comune.

“Recentemente – aggiunge Nardini nelle dichiarazioni rilasciate al sito del gruppo PD in Regione, la vicenda è stata oggetto di attenzione anche da parte del ministero delle Pari Opportunità, che ha richiesto ai genitori del piccolo Ethan di fornire i dettagli di quanto accaduto. Credo che anche la Regione, che attraverso i bandi POR FSE –  Servizi di sostegno alla prima infanzia, effettua l’erogazione di contributi ai Comuni, proprio per favorire  ed ampliare il più possibile l’offerta formativa, debba quindi dire la sua e, per quanto nelle sue competenze, cercare di trovare una soluzione positiva”.

massimo.corsini