Bollettino coronavirus domenica 8 marzo: altri 27 casi positivi, 5 nel pisano. Primo morto a Cisanello

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 8 Marzo 2020

La diffusione del coronavirus si allarga, i nuovi infetti del pisano si uniscono agli 11 contagiati degli scorsi giorni. Il deceduto aveva un quadro clinico complesso

Altri 27 casi positivi di Coronavirus “Covid-19” nell’area vasta dell’Azienda USL Toscana nord ovest (che comprende anche l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana) tra il pomeriggio di ieri (7 marzo) e la giornata di oggi (8 marzo).

Nelle scorse ore c'è stata anche la prima vittima, un pisano di 79 anni (aveva un quadro clinico complesso), ricoverato a malattie infettive a Pisa.

 

Apuane e Lunigiana: 5 casi positivi

  • uomo di 87 anni, di Mulazzo (Lunigiana), ricoverato all’ospedale Apuane;
  • uomo di 77 anni, di Licciana Nardi (Lunigiana) , ricoverato all’ospedale Apuane;
  • uomo di 84 anni, di Villafranca in Lunigiana, ricoverato all’ospedale Apuane;
  • altro uomo anziano, di Zeri  (Lunigiana), anche lui ricoverato all’ospedale Apuane;
  • altra donna ricoverata all’ospedale Apuane.

 

Lucca: 4 casi positivi

  • uomo di 60 anni, di Capannori, ha soggiornato a Milano; sta bene ed è a casa;
  • uomo di 70 anni, di Porcari (nessun criterio epidemiologico, solo alcuni sintomi clinici); è a casa;
  • uomo di 77 anni ricoverato in ospedale a Lucca;
  • altro uomo di Lucca, sta bene ed è a casa.

Pisa e Valdera:  5 casi positivi

  • uomo di 45 anni e donna di 44 anni, di Calcinaia, ricoverati in Malattie infettive a Livorno;
  • uomo di 59 anni, di Santa Maria a Monte,  è un contatto stretto di una persona risultata positiva, è in quarantena a casa;
  • uomo di 41 anni, di Pisa,  ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
  • uomo straniero, ricoverato in Malattie infettive a Pisa

 

Livorno e Val di Cornia: 3 casi positivi

  • donna di 73 anni, di Livorno, ricoverata in Malattie infettive a Livorno;
  • uomo di 80 anni, di Livorno, ricoverato in Malattie infettive a Livorno;
  • uomo di 71 anni, di Piombino, passato dal Pronto Soccorso, adesso a casa;

 

Versilia:  10 casi positivi

2 casi di Seravezza: un uomo di 83 anni (il marito della donna risultata positiva e ricoverata a Livorno) ed un uomo di 53 anni, entrambi a casa;

 

4 casi di Forte dei Marmi, tutti a casa:

  • un uomo di 52 anni
  • una donna di 49 anni (la moglie dell’uomo di 52 anni)
  • un ragazzo di 23 anni
  • una ragazza di 16 anni

 

  • una donna di 79 anni di Forte dei Marmi ricoverata in Malattie infettive a Livorno;
  • un uomo di 44 anni, di Massarosa, contatto di caso confermato, a casa;
  • un uomo di 47 anni, di Camaiore, contatto di caso confermato, a casa;
  • un uomo di 52 anni, di Viareggio, è ricoverato in ospedale.

I contatti stretti delle persone risultate positive al test sono già stati presi in carico dagli operatori di Igiene e sanità pubblica. Sono in corso di verifica eventuali altri contatti.

 

A seguire il quadro dei 48 casi risultati precedentemente positivi sul territorio dell’Asl:

 

Ambito territoriale di Massa - 15

  • uomo di 80 anni, di nazionalità tedesca, ricoverato all’ospedale di Pontremoli, è residente a Tresana;
  • uomo di 68 anni, di Filattiera, ricoverato all’ospedale Apuane;
  • uomo di 63 anni, di Pontremoli, ricoverato all’ospedale Apuane;
  • la moglie dell’uomo di Pontremoli, di 63 anni, positiva al test, è in isolamento domiciliare.
  • uomo di 66 anni, domiciliato a Massa, pastore protestante di nazionalità belga, già in sorveglianza a casa, in quanto contatto di soggetti risultati positivi in Francia;
  • donna di 63 anni, di Massa, ricoverata all’ospedale Apuane, in Malattie infettive.
  • bambina di 50 giorni di Mulazzo (Lunigiana) ricoverata all’ospedale Meyer di Firenze;
  • due uomini di Fivizzano, uno di 72 anni e l’altro di 64. Entrambi sono ricoverati all’ospedale di Fivizzano;
  • un cittadino di 72 anni di Licciana Nardi, in Lunigiana, ancora ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale Apuane;
  • la moglie dell'uomo di Licciana Nardi, di 70 anni, è in quarantena nella sua abitazione dopo essere stata ricoverata in Malattie infettive all'ospedale Apuane;
  • un cittadino di Pontremoli di 76 anni passato dall'ospedale di Pontremoli e ricoverato all'ospedale Apuane;
  • una donna di 65 anni di Codogno tornata nella seconda casa di Carrara,  è ancora in Malattie infettive all’ospedale Apuane (il ricovero non è però legato al Coronavirus);
  • il coniuge della donna è ancora in isolamento nella sua abitazione di Carrara;
  • un uomo di 70 anni in isolamento domiciliare ad Albiano Magra (Comune di Aulla in Lunigiana);

Ambito territoriale di Lucca - 13

  • uomo di 70 anni, di Capannori, ricoverato in Malattie infettive all’ospedale San Luca.
  • uomo di 58 anni, di Capannori, a casa;
  • uomo di 59 anni, di Capannori, a casa;
  • uomo di 58 anni, di Capannori; a casa;
  • uomo di 55 anni, di Porcari, a casa;
  • uomo di 58 anni, di Capannori; ricoverato in Malattie infettive  all’ospedale San Luca;
  • uomo di 48 anni, di Capannori, a casa.
  • due cittadini lucchesi, marito e moglie (lui ha 66 anni, lei 55) ricoverati in Malattie infettive a Lucca;
  • un cittadino di 60 anni, di Lucca, ricoverato all'ospedale di Lucca, in Malattie infettive.
  • un cittadino di Capannori di 59 anni, imprenditore. E’ ricoverato in Terapia intensiva a Lucca;
  • un cittadino di Capannori di 55 anni. E’ ricoverato nel reparto di Malattie infettive di Lucca;
  • un altro uomo di Capannori ricoverato in Malattie infettive a Lucca (parente di persona ricoverata a Piacenza).

Ambito territoriale di Pisa (compresa AOUP) - 11

  • uomo di 40 anni, non si conosce ancora domicilio, ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
  • uomo di 79 anni, di Pisa, ricoverato in Malattie infettive a Pisa; deceduto oggi all’ospedale di Pisa
  • donna di 56 anni, residente a Volterra, sta a casa.
  • un uomo di 43 anni, operaio di nazionalità polacca residente a Pisa, ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
  • un giovane di 21 anni, di Pisa, risultato positivo ad un tampone ed emerso per verifiche incrociate tra l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e l’Asl Toscana nord ovest. E' a casa;
  • un cittadino di 59 anni, di Cascina (Pisa), è a casa;
  • due cittadini residenti a San Giuliano Terme (Pisa), marito e moglie, entrambi di 58 anni (uomo è agronomo). Sono nella propria abitazione;
  • altro cittadino di San Giuliano Terme (Pisa), di 38 anni, ancora ricoverato in Malattie infettive a Pisa;
  • marito e moglie (lui di 60 anni, lei di 65), residenti in Valdera; sono entrambi a casa;

Ambito territoriale di Livorno - 5

  • una donna di 54 anni, casalinga, di Livorno. E’ ricoverata in Malattie infettive all’ospedale di Livorno;
  • un cittadino livornese di 54 anni, è a casa dopo un accesso in ospedale;
  • un cittadino di Livorno di 55 anni ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Livorno in condizioni molto critiche;
  • marito e moglie (uomo di 73 anni, donna di 70), residenti in Val di Cornia, entrambi a casa;

Ambito territoriale della Versilia - 4

  • donna del 1942 domiciliata a Seravezza, ricoverata in Malattie infettive a Livorno.
  • un cittadino di 76 anni residente a Viareggio. E’ ancora in rianimazione all’ospedale Versilia;
  • un uomo di 44 anni di Torre del Lago, è  in isolamento domiciliare a Torre del Lago;
  • il figlio dell’uomo residente a Torre del Lago, che ha 10 anni, ed è in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva a Camaiore.

 

Riorganizzazione attività ambulatoriali

A seguito degli aggiornamenti normativi degli ultimi giorni, l’Unità di crisi dell’Azienda USL Toscana nord ovest di sabato 7 marzo ha disposto la sospensione di tutte le attività ambulatoriali differibili nelle strutture ospedaliere, al fine di limitare il carico di persone presenti. Le prenotazioni per visite urgenti e brevi già presenti vengono erogate a completamento delle liste attuali.

Le persone in lista verranno richiamate ed avvertite della sospensione e della eventuale riprogrammazione.

Per i pazienti che hanno necessità di prestazioni ambulatoriali, ritenute indispensabili dallo specialista di riferimento, dal medico di medicina generale o dal pediatra di famiglia, a partire da martedì 10 marzo gli stessi professionisti avranno un numero di telefono ed un indirizzo email a disposizione per segnalare i casi da prendere in carico da parte delle singole unità operative.

Le visite di follow-up sono programmate direttamente dagli specialisti che hanno in carico il paziente. Le attività ambulatoriali che si svolgono in strutture territoriali verranno cadenzate (più distanza tra una e l’altra) per evitare l’affollamento delle sale di attesa.

Per quanto riguarda la sanità di iniziativa le visite programmate saranno precedute da un contatto telefonico atto a limitare il numero di accessi. Nel caso sia confermata la necessità di visita, il paziente potrà accedere regolarmente nell’ambulatorio.

Riorganizzazione attività chirurgiche

L’Unità di crisi aziendale ha confermato l’indicazione ai professionisti di sospendere tutta l’attività chirurgica in elezione, esclusi gli interventi oncologici, di traumatologia o di alta specialità e tutti quelli non rinviabili a giudizio del clinico.

La diagnostica per immagini

Si ricorda ancora che le prestazioni della diagnostica per immagini per gli utenti esterni negli ospedali sono ridotte a quelle considerate urgenti o non rinviabili, su conferma telefonica del medico di famiglia alla radiologia di riferimento. Tale provvedimento ha validità per un periodo di 15 giorni. Le prenotazioni sono state sospese cautelativamente per 30 giorni. I pazienti con esami rinviati vengono contattati dal personale del front office per l’annullamento e la successiva riprogrammazione della prestazione.

Contatti per chi arriva dalla zona rossa

Per alcune regioni e province italiane il Governo ha assunto ieri sera (7 marzo)  provvedimenti sempre più rigorosi, ampliando ulteriormente la zona rossa, con l’obiettivo di rallentare il contagio.

In particolare il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) reca misure urgenti di contenimento del contagio nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia.

Chiunque rientri dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta.

I riferimenti per l’Igiene e sanità pubblica dell’Azienda USL Toscana nord ovest sono il numero di telefono dell’Igiene e sanità pubblica 050.954444  e l’indirizzo email rientrocina@uslnordovest.toscana.it.

Rafforzamento checkpoint all’ingresso degli ospedali

E’ stato ulteriormente rafforzato il filtro dei pazienti nelle postazioni di checkpoint all’ingresso degli ospedali, con controllo della temperatura a pazienti e visitatori oltre alla verifica della presenza di sintomi respiratori e dell’esposizione dovuta all’eventuale soggiorno in zone a rischio di trasmissione locale o a contatto con casi di COVID-19.

Non potranno accedere alle strutture ospedaliere tutti i visitatori e pazienti ambulatoriali che presentano sintomi simil-influenzali quali: rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria.

Cosa può fare ogni cittadino per proteggersi e per ridurre la velocità di trasmissione del virus

L’Azienda USL Toscana nord ovest ricorda ancora che la diffusione del Coronavirus “Covid-19” è un problema serio e che si stanno attuando, anche sul nostro territorio, tutte le azioni possibili finalizzate a rallentare il più possibile il contagio, ma c’è bisogno prima di tutto di comportamenti responsabili da parte di tutti i cittadini, che sono chiamati a seguire le raccomandazioni degli esperti, che poi sono semplici regole di buon senso:

  • riduciamo i contatti sociali, evitando i luoghi (come i locali pubblici)  in cui ci sono o ci potrebbero essere assembramenti di persone
  • restiamo a casa se abbiamo sintomi riconducibili al coronavirus (tosse, alterazioni della temperatura anche limitate, riniti e così via) e chiamiamo il nostro medico di medicina generale o pediatra di famiglia, che saprà consigliarci al meglio
  • non rechiamoci nelle strutture sanitarie, se non in caso di effettiva necessità
  • laviamoci le mani spesso ed in maniera corretta
  • non tocchiamoci occhi, naso e bocca con le mani
  • teniamo una giusta distanza dalle altre persone
  • impariamo a starnutire e tossire all’interno del gomito senza spargere il “droplet” (le goccioline di saliva che ci escono dalla bocca)
  • fidiamoci di quello che ci dicono gli esperti (no fake news).

Solo in questa maniera, con l’impegno ed il senso di responsabilità di ognuno, è possibile contrastare la diffusione del virus e proteggere noi stessi, i nostri cari e l’intera comunità.

Un appello particolare va ad anziani e malati cronici che, come noto, sono ancora più a rischio con la diffusione del Coronavirus “Covid-19”: l’aiuto-isolamento, finché circola il virus, è la maniera migliore per non entrarvi in contatto e per evitare possibili gravi conseguenze per la propria salute.

Aperti i servizi distrettuali a Fivizzano

A Fivizzano sono state attuate misure necessarie a tutela dell’utenza e degli operatori, già elencate nei giorni scorsi.

Visto che nelle ultime ore  si erano diffuse, anche sui social,  notizie non corrette, l’Asl ribadisce che la sede distrettuale adiacente all’ospedale, che ospita anche il Cup, rimane regolarmente aperta, e che sono riprese tutte le attività distrettuali e di riabilitazione ambulatoriale.

Resta salva l’indicazione data a tutti i cittadini di accedere alle strutture socio- sanitarie solo in caso di effettiva necessità.

redazione.cascinanotizie