Bonus bici: San Giuliano contro esclusione dei comuni sotto 50.000 abitanti
La Toscana faccia come l'Emilia-Romagna e aumenti le infrastrutture per la mobilità dolce
La Toscana segua l'esempio dell'Emilia-Romagna sul bonus bici del governo, ampliando la platea dei beneficiari. Questo, in sostanza, il commento del sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, sul bonus bici che il governo ha messo a disposizione dei comuni italiani con popolazione superiore a 50 mila abitanti.
«Ma con una forte limitazione, esordisce il primo cittadino termale: i comuni inferiori a 50 mila abitanti, come appunto San Giuliano Terme, se non sono capoluoghi di regione o provincia restano a bocca asciutta. Faccio mie le richieste di tantissimi cittadini che vorrebbero usufruire del bonus bici anche da noi, sfruttando le piste ciclabili che abbiamo e, in generale, la conformazione del territorio, favorevole alla mobilità dolce. Certo, servirebbero più piste ciclabili, ma è nostra intenzione focalizzarci sui futuri incentivi che, auspichiamo anche a livello europeo, verranno dedicati a chi investirà nella mobilità dolce: servono molte risorse e noi vigileremo, pronti a intervenire».
«Tornando al bonus bici, prosegue Di Maio, do séguito al mio post di domenica 7 giugno, in cui riflettevo proprio su questo aspetto, aggiungendo che la Regione Toscana dovrebbe seguire l'Emilia-Romagna, che sul tema si è mossa per prima: allargare la platea dei destinatari del bonus bici e, più in generale, aiutarci a migliorare la mobilità dolce con più risorse e infrastrutture. Trovo assurdo che su 273 comuni toscani, ben 223 siano esclusi dal bonus bici per un totale di quasi 2 milioni di cittadini».