Borderline di Pisa riapre per l'"ultimo concerto"

Cultura
PISA e Provincia
Mercoledì, 24 Febbraio 2021

Il 27 febbraio anche il Borderline di Pisa, storico locale per concerti, aderisce a "Ultimoconcerto", assieme ad altri 130 locali di tutta Italia, per accendere le luci sul mondo dello spettacolo dal vivo: Al Borderline sarà di scena Bobo Rondelli.

Un livornese a Pisa e a Livorno, al the cage ci saranno gli

Una sorta di ultima chiamata per il rischio di chiusura definitiva nel 2021, questo il manifesto dell'iniziativa e lsarà in diretta dal sito web www.ultimoconcerto.it

Il 28 gennaio, un’immagine con un grande punto interrogativo è comparsa simultaneamente sui canali social dei live club simbolo della musica dal vivo contemporanea in Italia.

La foto indica l'anno di nascita e il 2021 a suggerire un possibile anno di chiusura.

Sono le immagini delle facciate, dei palchi, delle porte di ingresso, che negli anni, per tutti gli appassionati, hanno rappresentato la via di accesso a un concerto, a un evento, a un’emozione condivisa, a un’esperienza vissuta con attesa e spensieratezza.

Il 2020 ha segnato la chiusura obbligata di tutte queste realtà, imposta dalla grande emergenza sanitaria globale. Risalgono, infatti, a febbraio di un anno fa i primi concerti rimandati, con ingenua fiducia di pochi mesi, e poi mai più recuperati.

La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica.
Non solo.
L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con musiche di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale.

I Live Club, siano essi sale private o circoli, giocano un ruolo di primo ordine in questo contesto.

Infatti, secondo i dati dell’osservatorio annuale SIAE 2019, nell’ambito delle attività di spettacolo, i concerti e le manifestazioni musicali dal vivo rappresentano:
- il primo settore in assoluto come volume d’affari (pari quasi a 1 miliardo)
- il secondo settore (dopo il cinema) per numero di spettacoli (385.000) e numero di ingressi e presenze (53 milioni) fra spettacoli di musica leggera, i cosiddetti 'concertini' e gli spettacoli all’aperto.

I Live Club sono uno dei pilastri sui cui si reggono questi dati e, a prescindere da forma giuridica, dimensione e localizzazione hanno un comune denominatore: la programmazione culturale e il sostegno alla creatività e alla promozione degli artisti, organizzando eventi di musica originale dal vivo.

Sono spazi dove si respira arte, cultura e conoscenza attraverso esposizioni di arti visive, cineforum, laboratori creativi, convegni, corsi e incontri di approfondimento. Sono luoghi multifunzionali e multidisciplinari, di promozione culturale e del proprio territorio.

Questa ricchezza di competenze e funzioni rende i Live Club degli ambienti fortemente dinamici all’interno dei quali lavorano migliaia di persone nell’ambito delle professioni dello spettacolo.

Eppure, fino ad oggi, non è mai mai stato riconosciuto il valore e il ruolo di questi spazi, al pari di quello che avviene, invece, per i cinema e i teatri.
Per questo, mentre ci interroghiamo sull’ultimo concerto, immaginiamo come sarà e se ci sarà il Prossimo Concerto:

Un concerto che va innanzitutto salvato, subito.
Che va svolto in luoghi riconosciuti, sostenuti e valorizzati.
Che deve avere luogo in un contesto di riforma complessiva dello spettacolo dal vivo.

Per questo riteniamo che:

- è assolutamente necessario definire urgenti misure di blocco delle imposte e un sistema di compensazione economica proporzionale al livello di impatto che il settore ha subito in questi 12 mesi e nei mesi a venire;

- è urgente un riconoscimento valoriale e istituzionale della categoria dei Live Club come sale spettacolo per la musica contemporanea dal vivo con pari dignità di cinema e teatri, come già avviene in altri paesi europei, permettendo di accedere ad agevolazioni e misure di sostegno stabili.

La possibilità di fruire, relazionarsi, arricchirsi socialmente e culturalmente non è solo un'esigenza che una gran parte della popolazione ha nei diversi momenti della vita ma anche un servizio culturale e un diritto essenziale di cittadinanza che deve essere garantito.

luca.doni