Borseggiata in Corso Italia, la lettera di un lettore: "Così non si può andare avanti"

"Sabato pomeriggio, in pieno centro, ho assistito ad una scena davvero incredibile"

Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di uno nostro lettore, spettatore involontario, sabato 22 giugno, di un tentato borseggio in Corso Italia a Pisa.

Una scena "incredibile", vissuta da molte altre persone, famiglie e turisti, impegnate nelle compere del fine settimana.

Ha scritto il lettore che preferisce restare anonimo.

Sono inutili i militari, la Polizia municipale o i dispiegamenti delle forze dell’ordine in zona Stazione, se poi, di giorno, tra la gente impegnata a comprare nei negozi di Corso Italia, una donna può essere borseggiata.

O perlomeno, può entrare nel mirino dei male intenzionati, fermati solo dalla poca lucidità messa nel colpo dai balordi e dalla pronta reazione del compagno della vittima.

Sabato 22 giugno ho assistito in prima persona ad una scena davvero incredibile, non raccontata dai media solo perché alla fine, dei due borseggiatori, uno è stato preso (anche a “legnate”) ed arrestato, mentre l’altro è riuscito a fuggire, restando impunito ma a mani vuote.

Il tentativo di borseggio era subito fallito e subito era arrivata la reazione del compagno della donna finita nel mirino dei ladri. Parlo al plurale perché una volta acciuffato il primo borseggiatore, il compagno della vittima aveva dovuto vedersela con il secondo, il compare credo, intervenuto per tentare di concludere il lavoro e difendere il “collega di lavoro”.

Il tutto in mezzo alle famiglie, ai bambini, ai turisti, rimasti fermi a guardare l’incredibile situazione, l’uomo che accompagnava la vittima, intenzionato a non lasciare fuggire i due ladri ed anzi pronto a dare battaglia.

Alla fine solo l’arrivo di due militari di pattuglia poco lontano ha risolto il problema. Uno dei due borseggiatori è stato tolto dalle mani del compagno della vittima e portato via, mentre l’altro è riuscito a dileguarsi.

Poi tutto è tornato alla normalità, con gli spettatori della scena tornati a fare quello che facevano prima.

Io, da parte mia, ho solo ripreso la strada di casa pensando che così non si può andare avanti.

Un pisano “sfavato”