Buoni spesa il PD chiede la revisione di alcuni criteri
Nella riunione di giunta in corso oggi verranno prese in esame le modifiche richiesta dal gruppo consiliare del Partito Democratico
Il gruppo consiliare del Partito Democratico ritiene inadeguate le scelte prese dall’amministrazione comunale di centrodestra in relazione all’assegnazione dei buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e di conseguenza ha ritenuto opportuno definire nuovi Criteri di priorità per l’assegnazione dei buoni spesa, che questo pomeriggio la giunta comunale presieduta da Michele Conti porterà in discussione.
Il gruppo del Partito Democratico chiede di rivedere i criteri di priorità in base alla presenza di un soggetto con disabilità; alla condizione di indigenza o di necessità; alla grandezza del nucleo familiare; alla presenza di un solo genitore nel nucleo familiare, oltre che alla presenza di minori e diversa ponderazione in ragione dell’età; a situazioni di fragilità recate dall’assenza di reti familiari e di prossimità; e a situazioni di marginalità e di particolare esclusione.
Il gruppo dem chiede anche che sia destinato un importo maggiore alle famiglie che abbiano soggetti che acquistano medicinali non esenti; soggetti che seguono una dieta, perché affetti da patologie alimentari (es. celiachia): presenza di minori della fascia d’età 0-6 anni.
Il Partito Democratico inoltre vorrebbe l’esclusione dall'assegnazione per i gruppi familiari i cui componenti maggiorenni siano titolari di uno o più depositi e conti correnti bancari/postali, o altre forme di patrimonio mobiliare (non gravati da diritti reali di garanzia e al netto dei depositi vincolati) il cui saldo contabile attivo, al lordo degli interessi, al 31 Marzo 2020 sia superiore a una soglia di € 6.000,00, accresciuta di € 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di € 12.000,00; azioni attraverso la Società della Salute per far emergere le situazioni le situazioni più critiche (soggetti che hanno perso il posto di lavoro, lavoratori che non dichiarano un reddito) affinché vengano sostenuti dagli assistenti sociali; oltre ad estendere i buoni a coloro che dimorano stabilmente a Pisa o, in alternativa, prevedere pacchi alimentari;
Viene richiesta anche la possibilità di prevedere modalità telematiche sia mediante il portale del Comune sia/o mediante APP dedicata per la richiesta dei buoni; e la possibilità di ricevere buoni in formato elettronico e/o mediante carta prepagata.