Bus, nuova linea 23 Stazione-Santa Maria non per disabili
Nel 2025 ancora si progettano nuove linee urbane di autobus ma non per chi ha disabilità motoria, lo si evince dall'atto del Comune di pisa che istituisce la nuova linea urbana 23 reso pubblico da Diritti in Comune
Questo il comunicato integrale
Nuova linea 23, alcune fermate “non utilizzabili da persone con disabilità”: la discriminante determina del Comune di Pisa.
“Le fermate non possono essere utilizzate da persone con disabilità motoria”. E’ questa la sconcertante e gravemente discriminatoria specifica che si trova nell’atto del Comune di Pisa con cui si istituisce la nuova linea urbana 23 (linea che collegherà la stazione ferroviaria con via Santa Maria “per migliorare la copertura del centro storic ) con riferimento alle fermate: Roma 1, Orto Botanico, Santa Maria 1, che non saranno utilizzabili da persone con disabilità.
Riteniamo semplicemente inammissibile questa decisione del Comune di Pisa, in accordo con Autolinee Toscane, e chiediamo che l’atto venga immediato ritirato perché palesemente discriminatorio.
Tutte le fermate, anche quelle provvisorie come quelle in questione, devono essere accessibili ed è compito del Comune di Pisa e del gestore del servizio, per quanto di competenza, garantire il diritto alla accessibilità per tutte e tutti in sede di programmazione, pianificazione dei lavori e relativo stanziamento delle risorse. E’ semplicemente inaudito che in un atto istituzionale, invece, si metta nero su bianco che la fermata di un autobus sia utilizzabile solo per una parte della cittadinanza, escludendo le persone con disabilità motoria, come se fossero cittadine e cittadini di serie B.
Chiediamo pertanto che il Garante dei diritti delle persone con disabilità, a cui segnaleremo questa grave discriminazione, intervenga prontamente e duramente nei confronti della amministrazione comunale e di Autolinee Toscane.
Da parte nostra porteremo subito questa scandalosa vicenda in consiglio comunale con un question time nel consiglio comunale di giovedì 31 luglio e pretendiamo una immediata risposta dal Sindaco. Non è pensabile che si attivi una linea degli autobus senza che questa sia realmente accessibile; per questo chiediamo che si facciano subito tutti gli interventi necessari per garantire il diritto alla mobilità ed accessibilità per tutte e tutti e che vengano forniti pubblicamente i tempi di questi interventi. Sarebbe stato normale e corretto che si fossero fatte prima le opere e poi l'attivazione della linea, non il contrario.
Alla luce di questo episodio rilanciamo la campagna che stiamo portando avanti negli ultimi anni sulla accessibilità dei mezzi del trasposto pubblico locale che vengono utilizzati in particolare nelle linee in subappalto, e delle pensiline per salire sui mezzi.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista.