Buscemi: "100 posti nido in più nei prossimi anni"
L'obiettivo del Comune di Pisa: azzerare la lista di attesa
Durante la pausa estiva, ad asili nido chiusi, l’assessore ai servizi educativi Riccardo Buscemi traccia la strada dei prossimi obiettivi e dei nuovi progetti messi in campo dall’Amministrazione comunale di Pisa, per migliorare l’offerta educativa e il sistema dei servizi offerti alle famiglie con bambini piccoli.
“L’obiettivo primario che stiamo perseguendo come Amministrazione – spiega Buscemi - è l’abbattimento delle liste di attesa, attraverso un processo che vede nel medio periodo, la creazione di ulteriori posti negli asili già esistenti sul territorio comunale, di cui 5 sono attualmente in fase di ricostruzione (in tre casi) e di riqualificazione (in due strutture), grazie al finanziamento di 5 milioni del PNRR, che porterà all’aumento di 30 posti nidi per le sezioni dei lattanti. A questo, sempre nel medio periodo, si aggiungerà l’apertura di una nuova struttura, il complesso di Via Derna, attualmente ospitante in maniera provvisoria alcuni degli asili “traslocati”, che diventerà a regime una nuova struttura definitiva, recuperando così fino a 70 nuovi posti. Quindi un totale di quasi 100 posti nido in più che saranno operativi entro pochi anni, al termine dei lavori PNRR che sono in corso e saranno ultimati nel 2026. Si tenga conto che ad oggi, per le iscrizioni relative nell’anno educativo 2024-25, in lista d’attesa ci sono circa 100 bambini, e confido che, ad anno avviato grazie ai vari assestamenti che si verificano sempre, il numero si possa ridurre intorno a 80. Questo significa che con la nuova struttura e l’ampliamento dei 5 asili oggetto di lavori PNRR, dovremmo essere in grado di azzerare quella che è l’attuale lista di attesa.”
“Guardando invece al lungo periodo – prosegue Buscemi – sono convito che anche il privato sociale vada sempre più incoraggiato a fare la sua parte. Ad esempio ho invitato il gestore privato, in occasione della chiusura di una scuola dell’infanzia per mancanza di iscrizioni, a pensare alla trasformazione della struttura in asilo nido, rispondendo alla domanda crescente e in prospettiva alimentando nuovi flussi per le scuole dell’infanzia. Accrescere posti negli asili nido significa poi disporre di un numero maggiore di educatori e ausiliari: è volontà dell’Amministrazione Comunale, per queste nuove necessità, ricorrere alla gestione indiretta, mantenendo però un equilibrato mix tra gestione diretta e gestione indiretta”.
“È necessario dunque lavorare all’azzeramento delle liste di attesa – specifica l’assessore - lavorando su più fronti e trovando soluzioni sia a medio termine che a più ampio raggio, anche per adeguarsi alla repentina crescente domanda indotta dalla misura “Asili Nido Gratis” della Regione Toscana, che ha causato un aumento delle domande e la saturazione dell’offerta. Tra i progetti a lungo termine, stiamo pensando alla realizzazione di un asilo nido aziendale in centro storico, rivolto ai dipendenti comunali, ma aperto anche ai dipendenti di altre grandi realtà cittadine che hanno sede in centro: Università, Forze Armate e di Polizia, pubblico impego di altri enti. Un altro tassello che contribuirà ad aumentare l’offerta di posti nido, ridurre le liste di attesa e migliorare la qualità della vita delle famiglie che vivono e lavorano in centro storico.”
“Ritengo inoltre – conclude l’assessore - che i servizi possano essere rimodulati sulla base delle nuove esigenze che si creano con i cambiamenti dei ritmi e degli impegni lavorativi dei genitori. Vorrei progettare un servizio pilota con orario non standard: al classico 8-16 vorrei affiancare, in via sperimentale, un orario 10-18 che tenga conto delle nuove esigenze di genitori lavoratori. E non solo: per l’anno educativo 2024-2025 vorrei estendere anche alle scuole a gestione diretta, non solo a quella indiretta, l’apertura del servizio anche nel mese di luglio, per coprire il servizio anche nel periodo estivo, in cui i genitori proseguono a lavorare. La società si è evoluta, e anche i servizi gestiti dal Comune per le famiglie hanno il dovere di evolversi, per andare incontro alle mutate esigenze dei cittadini”.