Calano i giovani imprenditori in provincia di Pisa

Economia
PISA e Provincia
Mercoledì, 26 Febbraio 2025

Pesano i fattori demografici, ma le aree interne registrano una maggiore incidenza di imprese under 35

Il 2024 si chiude con la conferma di una tendenza consolidata: il calo delle imprese guidate da giovani imprenditori nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Secondo l’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest, il fenomeno è in parte legato al naturale invecchiamento degli imprenditori, che superando i 35 anni di età escono dalla categoria a un ritmo superiore rispetto ai nuovi ingressi.

A livello territoriale, emerge una maggiore incidenza delle imprese giovanili nelle aree interne, dove la combinazione di costi di insediamento più bassi, minori opportunità di lavoro dipendente e un forte attaccamento al territorio ha incentivato l’avvio di nuove attività. «I dati mostrano che la diminuzione delle imprese under 35 avviene a un ritmo più veloce rispetto al calo della popolazione giovanile, riducendo il tasso di imprenditorialità di questa fascia – spiega Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. – Per questo è necessario intervenire con misure di sostegno finanziario, formativo e informativo, affinché il territorio non perda dinamismo e capacità innovativa».

A Pisa, a fine 2024, le imprese giovanili registrate erano 2.973, con una flessione di 85 unità (-1,8%). L’incidenza sul totale delle imprese è rimasta stabile al 7,2%, un dato superiore alla media regionale ma inferiore a quella nazionale (8,3%). Sebbene il saldo imprenditoriale giovanile sia stato positivo, non ha compensato l’uscita di imprese dalla categoria per il superamento del limite di età.

Dal punto di vista settoriale, il commercio resta il comparto con il maggior numero di imprese under 35 (770 unità), nonostante una contrazione del 3,9%. I servizi alle imprese (612 unità) sono cresciuti del 2,3%, mentre il settore dei giardinieri ha registrato un calo significativo (-11,6%). In flessione anche l’industria (-5,6%), penalizzata soprattutto dalla crisi del comparto conciario (-9,4%), l’agricoltura (-6,4%) e le costruzioni (-1,2%). Il turismo ha visto una riduzione del 4,3%, con un calo più marcato per i bar (-11%) e una flessione del 4,3% nei ristoranti. A livello territoriale, la contrazione delle imprese giovanili è stata omogenea in tutta la provincia, con un’incidenza sul totale che oscilla tra il 7% della Val d’Era e il 7,8% della Val di Cecina.

Il quadro delineato dall’analisi dell’ISR e della Camera di Commercio evidenzia la necessità di politiche mirate a supportare i giovani imprenditori, favorendo la loro permanenza e crescita nel tessuto economico locale. L’innovazione e il dinamismo delle nuove generazioni restano fattori chiave per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione e per garantire la vitalità dell’imprenditoria nelle province toscane.

 

massimo.corsini