Cammino d'Etruria Pisa-Volterra, al via il progetto più ambizioso

Cultura
PISA e Provincia
Sabato, 6 Giugno 2020

Tantissime le località toccate: Pisa, Cascina, Livorno, Collesalvetti, Fauglia, Crespina Lorenzana, Casciana Terme Lari, Chianni, Capannoli, Ponsacco, Terricciola, Lajatico, Montecatini Val di Cecina e Volterra. Oggi il primo passo con l'approvazione del tracciato nel territorio di Fauglia

Con una conferenza stampa è stato presentato ufficialmente il progetto del "Cammino d'Etruria Pisa-Volterra" il lungo percorso dedicato a camminanti e amanti delle due ruote, che una volta completato, collegherà il capoluogo alla città etrusca per eccellenza, Volterra (con una puntata su Livorno, ma solo per i ciclisti).

Il progetto parte ufficialmente con l'approvazione cel tracciato nel territorio di Fauglia, lungo, invece, si prevede l'iter per le medesime pronunciazioni negli altri comuni coinvolti dal progetto promosso dell'Associazione Culturale “Cammini d’Etruria” ODV, ambizioso, e proiettato nel futuro.

Per i camminanti, l'intero percorso comprenderà diverse tappe intermedie, per un tempo minimo di percorrenza di sette giorni.

 

Scrivono dall'Associazione Culturale “Cammini d’Etruria” ODV

Fauglia è il primo dei 14 comuni interessati dal progetto a riconoscere ufficialmente il Cammino d’Etruria. Il voto, espresso all’unanimità da tutti i partiti, approva la Convenzione redatta da Collesalvetti, comune capofila, che istituisce la Conferenza dei sindaci, indica le modalità con cui il progetto sarà gestito e impegna il Comune di Fauglia ad inserire il tracciato approvato, negli strumenti legislativi di urbanistica e gestione del territorio.

Nella riunione di sabato 30 maggio scorso il Consiglio Comunale di Fauglia ha avviato la seconda fase, quella del riconoscimento ufficiale da parte dei comuni e poi – speriamo della Regione Toscana – del Cammino d’Etruria, un cammino tematicamente legato agli Etruschi, che intende dare, in questo momento difficile, una spinta importante al turismo lento e di prossimità. Una volta ultimato, i 150 km di Cammino d’Etruria permetteranno al turista curioso, amante della natura e della cultura, di andare a piedi e in bici da monte (MTB), da Pisa a Volterra a scoprire quella che nell’800 era considerata da illustri viaggiatori «la parte più bella di Toscana».

Una novità non da poco: nessuno prima di oggi aveva tentato di unire le due antiche città toscane con un percorso strutturato di cammino escursionistico.

Ma non è questa la sola novità di questo progetto.

Con il suo taglio tematico incentrato sugli Etruschi, il Cammino d’Etruria vuol infatti portare un nuovo modo di guardare alla Toscana, mettendo in luce il suo carattere più profondo, le sue valenze culturali di più lungo periodo. Gli Etruschi, con il loro gusto per le cose belle della vita, la raffinatezza e liberalità dei costumi, vanno di moda da tempo. Ma qui non si tratta di una moda. E il parlamento del Comune di Fauglia l’ha capito subito.

Con il suo approccio “antico”, questo moderno e non invasivo cammino, infatti, porta molte altre novità, che sicuramente aiuteranno le varie comunità attraversate a collaborare, a far sistema, per promuoversi nel grande mondo del turismo.

Una novità, per esempio, è il fatto che con il suo tracciato per cicloescursionisti che passa da Livorno il Cammino d’Etruria ricrea quell’unità territoriale di tipo lagunare, tra terra e mare, che caratterizzava le “Pisae” (al plurale) ai tempi degli Etruschi, nell’area che va da Pisa a Livorno. Un fatto non indifferente, considerando quanto radicata sia la rivalità campanilistica, non sempre proprio “politicamente corretta”, tra le due città della Toscana costiera.

Inoltre, con il suo doppio tracciato, il Cammino d’Etruria tocca ben 14 comuni, per molti dei quali viene ricostruita l’antica perduta unità delle Colline Pisane: Pisa, Cascina, Livorno, Collesalvetti, Fauglia, Crespina Lorenzana, Casciana Terme Lari, Chianni, Capannoli, Ponsacco, Terricciola, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Volterra.

Il percorso si snoda attraverso “le Pisae”, i Monti livornesi, le Colline pisane e parte della Val di Cecina e, in un minimo di 7 giorni, porta il turista a camminare per una Toscana, cosiddetta minore perché fuori dai grandi circuiti dei Tour Operator, quindi tutta da scoprire: paesaggi incontaminati, musei e aree archeologiche, arte, cultura, folklore, agriturismi, trattorie e ristoranti, dal sapore genuino della “vera Toscana”.

Tra i principali “luoghi della cultura” di interesse archeologico toccati dal Cammino d’Etruria nel tratto Pisa-Volterra c’è il monumentale tumulo del principe di San Jacopo di Pisa, l’incredibile Museo delle navi antiche di Pisa (unico nel mondo), le importanti collezioni archeologiche della Villa Granducale di Coltano e della Villa Baciocchi di Capannoli, la mansio romana di Torretta Vecchia a Collesalvetti e, naturalmente, il ricchissimo patrimonio archeologico di Volterra, con le sue mura etrusche, l’Arco, l’anfiteatro, le necropoli, il Museo Guarnacci.

L’altra novità del progetto è che, dopo aver collegato Pisa, Livorno e Volterra, aspira ad arrivare a Chiusi e magari anche oltre, fin per esempio a Orvieto, Tarquinia e Roma (sedi nell’antichità di varie istituzioni pan-etrusche).

Abbiamo accolto molto favorevolmente questo progetto – ha dichiarato il sindaco Alberto Lenziche secondo noi offre un'importante occasione per promuovere e sviluppare anche sul nostro territorio questo specifico segmento rivolto al turismo “lento” e sostenibile che coniuga le tradizioni locali alle risorse culturali e ambientali di un territorio così ricco e articolato come quello pisano-livornese”.

E' per noi motivo di orgoglio – ha aggiunto l'assessora alla Cultura Emanuela Rombiaver approvato per primi questa convenzione tra i comuni coinvolti e aver trovato ampio e completo consenso all'interno del Consiglio comunale. Questo è solo l'inizio di un percorso che auspichiamo possa portare Fauglia e gli altri territori in un circuito turistico rivolto ad amanti della natura e delle bellezze culturali e artistiche”.

Anche Giacomo Ferretti, presidente della locale Ass.ne di volontariato “Agorà”, che ha collaborato fattivamente alla realizzazione del progetto, ha avuto parole di soddisfazione: “L’associazione Agorà esprime la propria soddisfazione per l’ordine del giorno approvato nel Consiglio Comunale di sabato 30 maggio che al punto 5 aveva l’approvazione del percorso denominato “Cammino d’Etruria”. Questo secondo noi è un ulteriore passo verso un’idea di gestione del territorio che, come altre proposte su cui come ass.ne Agorà ci stiamo interessando oramai da tempo (come il recupero delle fonti storiche, la proposta di percorsi paesaggistici, ecc.), porti ad un maggiore interesse da parte della cittadinanza verso quello che è uno dei nostri beni primari cioè la valorizzazione sia storica che ambientale del territorio comunale. Per noi è importante, quando possibile, svolgere queste attività insieme con altre associazioni, seppur con ruoli ben distinti, e in collaborazione con l’amministrazione comunale”.

Il voto di Fauglia è un traguardo importante per l'avvio del progetto. Anche altri comuni lo hanno già messo in agenda dei prossimi consigli comunali. Speriamo che anche gli altri lo facciano quanto prima, in modo da portare a compimento un progetto nato dal basso, dall’idea e dall’opera di un gruppo di associazioni di volontariato che vogliono favorire un territorio, messo troppe volte in disparte nello sviluppo turistico sostenibile.

Escursionisti e bikers alla scoperta di quella Toscana minore che poi tanto minore non è, visto che nell’800 l’ultimo sovrano di Toscana definì «la parte più bella di Toscana»: «venni a Capannoli e Lari: dalla sua rocca mostrai paese vasto, la parte più bella della Toscana [...] il paese si faceva di più in più bello, ricco e ameno; gente ilare e doviziosa vi stanziava [...] L’occhio correa lontano per li alberi rari e forestieri, si vedea il Pisano, le pianure, i monti, il mare. [...] selve dense di olivi, sotto verzura; strada serpeggiava dolcemente, senza un sasso, e conduceva da una in altra collina per sinuosità cotanto dolci che non le vidi altrove, ed il sole inclinava in cel sereno ed infuocato, e li ultimi raggi suoi correvano sulle sommità e i cigli delle colline ad illuminare le ville» (Leopoldo II, Il governo di famiglia in Toscana, Firenze, Sansoni, 1987, p. 511).

Il voto di Fauglia arriva a conclusione di un lungo lavoro di studio storico-documentario e di verifiche sul campo portato avanti dai volontari del Comitato promotore (nato nel luglio 2019), che dal gennaio 2020 si sono costituiti in Associazione denominata “Cammini d’Etruria” odv, e soprattutto da Fabrizio Baraglia, responsabile del tracciato e della resa cartografica.

La nascita del Cammino d'Etruria è una grande occasione di rivalutazione e di rivitalizzazione dello sviluppo della piana pisana, dei monti livornesi delle colline pisane. Allora quando andiamo a camminare? Seguite tutti gli aggiornamenti sul progetto sulla pagina FB Cammino d'Etruria.

 

Allegato 1 - Fauglia: una dei capoluoghi storici delle Colline Pisane dalla lunga tradizione di valorizzazione del territorio
Con il voto pro Cammino d’Etruria del 30/05/20 del suo consiglio comunale, Fauglia si conferma all’altezza della sua illustre tradizione di centro tra i principali delle Colline Pisane. Fauglia infatti fu capoluogo delle Colline pisane inferiori (che storicamente comprendevano anche le comunità di Lorenzana, Collesalvetti, Orciano e Santa Luce), sia in epoca medievale (prima del 1406 fu sede di capitania) che contemporanea (come capoluogo di Cantone tra 1808 e 1814 e sede di Pretura tra 1850 e 1923). Oltre alla presenza della stazione ferroviaria Fauglia-Lorenzana ad Acciaiolo (oggi ridotta al transito di soli treni merci), inaugurata nel 1863, ci ricordano questo ruolo di piccola capitale rurale i due principali monumenti della cittadina che, nella loro monumentalità di stile e dimensione, non sfigurerebbe neppure in una grande città: il grandioso palazzo del governo (nato come sede di pretura e di carcere mandamentale, oggi sede del Municipio e Caserma dei Carabinieri), costruito tra 1866 e 1872, e la chiesa propositura di San Lorenzo, costruita tra 1854 e 1875 in stile toscano a tre navate (la più grande delle Colline pisane). Un’impressione che viene confermata da altri fatto come l’intitolatura dell’Istituto Comprensivo delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie per i comuni di Crespina, Fauglia, Lorenzana, Orciano Pisano e Santa Luce (creato nel 1999 con sede di direzione a Fauglia) a Giovanni Mariti (1736-1806), il grande scienziato, antiquario e viaggiatore vissuto tra Firenze, Volterra e Livorno, membro di importanti accademie toscane (Georgofili di Firenze, Etrusca di Cortona) e straniere, autore della fonte più importante per la storia del territorio attraversato dal Cammino d’Etruria: l’Odeporico o sia Itinerario per le colline pisane (1797-1799). Un’opera questa rimasta in parte inedita, ma che fu studiata da generazioni di autori di storia patria, primo fra tutti da Felice Bocci, sindaco di Fauglia tra 1875 e 1879, autore anch’egli di una importante opera storica dedicata al territorio: Le colline inferiori pisane (Livorno, 1901).

Tutti segni questi della volontà di Fauglia di conservare in maniera viva la memoria del proprio territorio - senza campanilismi sterili, ma con equilibrata visione dei tempi lunghi - che si spiega un po’ anche con l’equidistanza chilometrica da Pisa e da Livorno, le due città dalle quali il Cammino d’Etruria transita prima di arrivare nelle Colline pisane. Un’equidistanza ben rispecchiata a sua volta nella storia di Fauglia. Basti a tal proposito ricordare il ruolo avuto dai «valenti chontadini» e specialmente «valorose donne» de «li popoli Pixani», Fauglia in testa, ed in particolare da «una giovinetta da Fauglia, di età sedici anni in circa» che difese con eroismo insieme a molti suoi concittadini l’autonomia di Pisa nelle guerre di fine XV secolo-inizi XVI secolo.

Oppure al fatto che a Fauglia abitò la scrittrice livornese di origine greca Anghelikì Pallis (italianizzata Angelica Palli), attivista del risorgimento italico ed ellenico, animatrice di un importante salotto letterario (al quale partecipò anche il Manzoni) e nelle cui opere sono stati individuati accenti femministi.

Insomma Fauglia, con la sua illustre storia - declinata soprattutto al femminile - di piccola capitale delle Colline pisane (soprattutto quelle dette “inferiori”), si pone all’avanguardia di un progetto che vuol ridare visibilità alle Colline Pisane (vedi scheda sotto).
L’augurio è che tale esempio venga seguito anche dagli altri comuni attraversati dal Cammino d’Etruria.

Allegato 2 - Il progetto Cammino d’Etruria
Il termine «Rasna», nome con cui sembra si autodefinissero in antichità gli Etruschi, si tende oggi ad interpretarlo come “il popolo della città”. Ed effettivamente più di un autore antico (da Dionigi di Alicarnasso a Tito Livio) descrivono gli Etruschi come il “popolo delle città”, ovvero di complessi sistemi di organizzazione territoriale basate su una ampia rete di vie di terra e d’acqua e di insediamenti cantonali strutturati in un contado ben coordinato al suo centro urbano principale.

È con in mente questa visione “antica” dell’Etruria che nasce il Cammino d’Etruria Pisa-Volterra (abbr. CdE Pi-Vo): un progetto moderno di cammino escursionistico strutturato, non invasivo, per pedoni e MTB, tracciato mettendo in collegamento quei “luoghi della cultura” (musei, aree archeologiche visitabili) di origine etrusca che si trovano tra Pisa e Volterra lungo la direttrice che passa dai Monti livornesi e le Colline pisane, con l’intento di valorizzare turisticamente l’ambiente, il paesaggio, la storia e la cultura di quella che l’ultimo sovrano toscano regnante nell’800 definì «la parte più bella di Toscana».

Il progetto, presentato ufficialmente il 19 luglio 2019 e avviato nel settembre successivo, è rivolto alle comunità e ai territori, alle amministrazioni degli EE.LL., alle associazioni, agli imprenditori e ai cittadini dei comuni interessati come strumento di promozione economica ma anche di riscoperta della propria storia e identità.

I punti di forza del progetto stanno nella bellezza e nell’estremo interesse dei paesaggi e dei patrimoni culturali e storici delle comunità attraversate, ma anche nell’originalità del suo approccio “antico” alla storia più antica della Toscana. Pensando, infatti, l’Etruria come la terra delle città e dei contadi, il CdE Pi-Vo offre al turista una più chiara visione d’insieme di quella che fu la civiltà etrusca e le unità ambientali che la formavano e che poi hanno continuato a costituire le organizzazioni territoriali nelle epoche successive. Il cammino in tal maniera ricrea l’antica unità ambientale di quell’area vasta di tipo lagunare, che - corrispondente oggi alle aree urbane di Pisa e Livorno - in epoca etrusca formavano le Pisae, al plurale, proprio per descrivere un sistema policentrico tra acqua e terra, tra mare, fiumi, isole e aree costiere. Allo stesso modo ridà visibilità alle Colline pisane e ai monti livornesi, da Collesalvetti a Capannoli, e al contado volterrano lungo le propaggini più settentrionali delle Colline metallifere.

Un ulteriore punto di forza del progetto è che ambisce a favorire la creazione di un sistema di cammini, che nello spirito federale dell’Etruria antica, formi un Cammino d’Etruria trans-toscano, che, dopo aver collegato le Pisae con Volterra, aspiri ad arrivare a Chiusi e magari anche oltre, fino per esempio a Orvieto, Tarquinia e Roma (sedi nell’antichità di varie istituzioni pan-etrusche).

A tal fine nel dicembre 2019 il comitato promotore si è federato con il gruppo che, intorno all’Associazione Nordic Hiking Italia, in area volterrano-senese portava avanti dal 2017 un progetto di cammino trans-toscano tematicamente legato al patrimonio archeologico etrusco e denominato «Via “Sacra” Etrusca da Volterra a Chiusi». Il nome «Cammino d’Etruria» è stato adottato nella prima riunione congiunta dei due gruppi che operano, rispettivamente, al cammino pisano-livornese-volterrano e al cammino volterrano-senese, tenutasi nella Sala consiliare del Municipio di Collesalvetti il 31 gennaio 2020. In tale occasione il comitato promotore si è costituito in Associazione “Cammini d’Etruria” odv (abbr. ACdE) e i rappresentanti, sindaci e assessori, dei comuni (quasi tutti) coinvolti nel progetto, da Pisa a Chiusi, intervenuti alla riunione hanno chiesto al Comune di Collesalvetti di fare da capofila del progetto medesimo.

Grazie al sacrificio costante dei suoi volontari, molti dei quali soci CAI (afferenti per lo più alla sezioni di Livorno e Pontedera), il 23 maggio 2020, in poco più di nove mesi di lavoro, nonostante le restrizioni dovuti alla pandemia del Coronavirus, l’Associazione Cammini d’Etruria ha completato il lavoro di definizione della proposta di tracciato, che ha consegnato ai comuni toccati dal progetto, avviandone quindi la fase successiva che speriamo porti nel più breve tempo possibile al riconoscimento ufficiale del Cammino d’Etruria Pisa-Volterra da parte di tutti i comuni e quindi, successivamente, da parte della Regione Toscana.

 

redazione.cascinanotizie
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