Campagna di prevenzione "Occhio al neo"
“Occhio al neo”: presentati i risultati della fase sperimentale del progetto di teledermatologia di Confservizi Cispel Toscana e USL Toscana Nord Ovest
Nel primo mese di sperimentazione a Ponsacco si sono sottoposte a screening gratuito 177 persone. Di queste, per 21 è stata necessaria una ulteriore valutazione clinica ambulatoriale, mentre tre persone verranno sottoposte ad intervento chirurgico urgente per rimozione neo per sospetto tumore cutaneo. Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana: “Il sistema delle farmacie pubbliche toscane fa un altro passo avanti verso la Farmacia dei Servizi su scala regionale”.
“Con l’innovativo servizio di telemedicina che presentiamo oggi, il sistema delle farmacie comunali toscane consolida il proprio ruolo di punto di riferimento sul territorio per l’erogazione di servizi sociosanitari al pubblico. ‘Occhio al neo’ altro non fa che confermare la bontà del lavoro costante delle farmacie pubbliche, in un'intesa con la Regione Toscana e con le AUSL territoriali, in una logica sinergica che ha permesso all'intero settore di conseguire un potenziamento dei servizi sul territorio a favore dei cittadini. La scommessa dei prossimi mesi, oltre a consolidare i servizi esistenti, sarà quella di verificare la possibilità di introdurne dei nuovi, nel continuo interesse della collettività”. Con queste parole Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana, è intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione di “Occhio al neo”, l’iniziativa di teledermatologia gratuita per sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione dei tumori della pelle, attivata grazie alla collaborazione tra l’associazione che rappresenta le Farmacie Comunali toscane e l’Azienda USL Toscana Nord Ovest.
Il progetto, la cui sostenibilità è stata resa possibile anche grazie al contributo di La Roche Posay, società leader nella ricerca dermocosmetica, è stato presentato a Ponsacco (PI) presso la farmacia comunale “Le Melorie” di Farmavaldera, partner della fase pilota di “Occhio al neo”. “In Valdera la sperimentazione è partita a dicembre – spiega la direttrice di Farmavaldera Carla Pucciarelli – e nel primo mese si sono sottoposte a screening gratuito 177 persone. Di queste, per 21 è stata necessaria una ulteriore valutazione clinica ambulatoriale, mentre tre persone verranno sottoposte ad intervento chirurgico urgente per rimozione neo per sospetto tumore cutaneo. Tutti possono sviluppare un tumore della pelle nel corso della vita, ma le ricerche nel settore ci dimostrano che anche il melanoma può essere curato se scoperto in tempo. I nostri farmacisti continueranno anche dopo questa fase a promuovere l’automonitoraggio e stili di vita corretti. Primo tra tutti l’uso di una adeguata protezione solare, non solo al mare o in montagna ma anche per chi passa molto tempo all’aperto, dagli sportivi ai lavoratori”.
La farmacia comunale di Farmavaldera “Le Melorie”, scelta come farmacia pilota, mette a disposizione personale farmacista appositamente formato per 12 ore alla settimana, in accordo con il reparto Melanoma & Skin Cancer Unit di Livorno, diretto dal dott. Giovanni Bagnoni, che provvede alla refertazione. La campagna durerà fino a smaltimento richieste da parte dei cittadini della Valdera, per poi spostarsi su un altro territorio presso un’altra farmacia comunale di riferimento.
Chi si deve sottoporre allo screening:
Chi nota una variazione in uno o più nei. Il 75% dei melanomi proviene da un neo pre-esistente. È essenziale non solo monitorare la comparsa dei nuovi nei, ma anche intercettare qualsiasi loro cambiamento di dimensioni, forma o colore.
Chi sono i soggetti più a rischio:
- Le persone con pelle, occhi e capelli chiari (fototipo chiaro);
- chi presenta molti nei e chi ha una storia personale o familiare di melanoma;
- chi ha avuto molte scottature, soprattutto entro i 15 anni di vita, e chi è solito abbronzarsi nelle cabine UVA.
Obiettivi dello screening “Occhio al neo”:
- Sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione;
- rendere accessibili i controlli portandoli “sotto casa” dei pazienti senza creare pressione sulle strutture sanitarie, allo scopo di aumentare e velocizzare lo screening delle lesioni cutanee per la diagnosi precoce dei melanomi, fondamentale per una prognosi favorevole.
Come si svolge lo screening:
- Acquisizione scheda anamnestica del paziente (fototipo, familiarità con melanoma, pregresse scottature solari, cambiamento aspetto di uno o più nei);
- Acquisizione immagine neo;
- Caricamento immagine su cartella clinica informatizzata del paziente tramite piattaforma software messa a disposizione dalla ASL;
- Visualizzazione del neo a cura del dermatologo a distanza;
- Refertazione del neo;
- Stampa del referto in farmacia e consegna al paziente, oppure possibilità che il paziente venga contattato da parte del dermatologo per una valutazione clinica in presenza per le decisioni del caso.