Campagna vaccinale, dopo sei mesi Ospedaletto sempre nel caos

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 5 Agosto 2021

L'esperienza di un cittadino pro vax, tra cartelli vandalizzati, disorganizzazione e qualche "furberia" all'italiana

La voglia di vaccinarsi è tanta. Anche per i meno convinti, "spinti" più che altro dal desiderio di andare in vacanza provvisti di green pass.

L'hub vaccinale di Ospedaletto a Pisa, però, non ha nulla che inviti a compiere quest'azione volontaria e ancora oggi, dopo sei mesi circa dall'inizio della vaccinazione di massa, per niente scontata.

Da ieri i cartelli che indicano il percorso per raggiungere il centro vaccinale pisano sono vergati da messaggi deliranti, scritti da qualche mano anonima. Chi si avvicina all'hub, allora, deve confrontarsi con frasi tipo: "Questo è un crimine", "Sei sano torna a casa" o "Il vaccino uccide".

Superati indenni i messaggi minatori, gli utenti ancora convinti della scelta fatta, devono poi scontrarsi con l'organizzazione dell'hub vaccinale.

Ci segnala un utente: "Questa mattina (venerdì 5 agosto ndr) sono arrivato per il mio appuntamento con i documenti in regola e i fogli della Regione già compilati a casa. All'ingresso uno degli operatori mi ha dato altri fogli e me li ha fatti compilare, alla mia domanda sul perché i miei documenti non fossero validi, mi sono sentito rispondere che 'avevano i loro e che dovevo usare quelli'. La domanda che mi pongo è: allora perché farci stampare e compilare dei fogli a casa?".

Il nostro lettore poi torna a parlare dei cartelli imbrattati: "Non è possibile che a 24 ore da quegli atti vandalici, quei cartelli siano ancora appesi. Avrebbero potuto sostituirli, oppure, se non ne avevano di nuovi, toglierli e mettere delle indicazioni diverse. Non è un bel vedere, anche per uno come me, fermamente convito della scelta fatta e della necessità di vaccinarsi per il bene mio e di chi mi sta vicino".

Al nostro lettore, poi, anche altre cose non sono andate a genio. "Qua a Pisa le cose proprio non vanno. Per quesitoni private avevo avuto modo di frequentare l'hub di Pontedera e vi posso garantire che a Ospedaletto vince chi litiga e urla di più. Intanto appena sceso di macchina mi sono trovato di fronte due file che poi ho scoperto essere una per i vaccini Moderna e l'altra, per il vaccino Pfizer. Ecco, nessuno ci ha indicato quale fila fare, con grande caos per tutti i cittadini. Alla fine l'addetto allo smistamento ha chiamato le persone a voce, facendole entrare a gruppetti nella confusione più totale".

Altro problema si è poi verificato una volta dentro l'hub: "Fatta l'accettazione - prosegue il nostro lettore - ti fanno accomodare in un'area di attesa con diverse sedie, con tanto di bollino con il numero del tuo turno attaccato sulla mano. Dopo poco sarebbe stato il mio tutno, ma ad un certo punto, l'addetto sanitario che avrebbe dovuto indicarmi la stanza per il vaccino ha ricevuto una chiamata, è scomparso pochi minuti ed è tornato con due persone sprovviste di tutti i fogli e del bollino e le ha fatte entrare al mio posto. Poi sono entatro io".

Anche al momento di ricevere il vaccino non sono mancate le difficoltà: "- conclude il lettore un po' alterato - fuori dalle stanze erano affissi dei cartelli con su scritto il nome del vaccino (Moderna, Pfizer, Astazeneca ndr), quindi, giunto il mio turno, sono entrato in una delle stanze con indicato quello che dovevo fare. Appena entrato l'operatore mi ha chiesto 'che vaccino deve fare?' e poiché il nome fuori non corrispondeva con quello che effettivamente mi avrebbero inoculato, sono stato rimandato indietro".

Finisce così l'eperienza del notro lettore, da oggi completamente vaccinato contro il Covid-19, ma allo stesso tempo fermamente convinto che per come è gestita, almeno per la sue esperienza diretta, la campagna vaccinale (dopo circa sei mesi dal suo avvio) non possa che essere migliorata.

carlo.palotti