Canoni livellari, è polemica tra maggioranza ed opposizione

Politica
Cascina
Mercoledì, 16 Aprile 2025

La capogruppo in Consiglio Regionale, Elena Meini, della Lega, accusa PD e M5S di fare solo propaganda sulla question, loro rispondono con l'approvazione, in Commissione regionale, della proposta di legge per liberarsi dal balzello medievale

 La nota della esponente della Lega, Elena Meini

La vicenda dei canoni livellari, una gabella medievale che è piombata nelle case di circa 300 famiglie cascinesi, è approdata in Consiglio regionale con la mozione a firma della capogruppo della Lega Elena Meini e la proposta di legge al Parlamento presentata dal Movimento 5 Stelle. Se per quest’ultima l’iter prevede la discussione in commissione e poi in aula, la mozione ha avuto un percorso inverso: discussa in aula e rinviata più volte, è stata nuovamente trattata in Commissione Attività produttive nella seduta odierna e bocciata a causa del voto negativo del Pd e del M5S.

“Una decisione inspiegabile, che risponde a soli interessi politici del centrosinistra e non a quelli delle famiglie, chiamate a pagare cifre non irrilevanti. Da un lato bocciano il mio atto che chiedeva alla Giunta di perorare il ritiro della delibera della Asl Nord Ovest all’origine di questa assurda vicenda; dall’altro hanno approvato una proposta di legge al Parlamento farlocca, perché dispone l’equiparazione tra canoni livellari ed enfiteusi. Peccato che sia già così, e a dirlo non sono io, ma le norme vigenti e sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato”, attacca Meini.

“Di fronte a un testo che niente cambiava avevo proposto un emendamento sulla base della ‘legge Veneto’ che di fatto estingueva i canoni livellari. Proposta che non è stata neanche presa in considerazione”, puntualizza la capogruppo della Lega in Consiglio regionale.
“Non contenti per l’approvazione di un atto di fatto inutile, Pd e M5S hanno pensato bene di respingere anche la mia mozione, che chiedeva il ritiro della delibera, e quindi sulla richiesta dei pagamenti, poggiando su alcune anomalie", prosegue la consigliera.

"Innanzitutto non c’è l’atto di trasferimento dei canoni dal Comune alla Asl, quindi a pretendere il canone, al massimo, dovrebbe essere l’amministrazione comunale e non l’Azienda sanitaria. Inoltre non è stato preso in considerazione il fatto che negli anni c’è chi ha affrancato il livello, senza opportune verifiche. E l’onere di dimostrare l’affrancamento è in capo a chi ha ricevuto la richiesta di pagamento: famiglie che stanno perdendo tempo e soldi in ricerche presso la Conservatoria per dimostrare che la Asl non ha niente da pretendere. Elementi incontestabili per un atto di buon senso, che il Pd e il M5S hanno pensato bene di bocciare. Evidentemente le logiche elettorali pesano più degli interessi delle famiglie”, conclude Meini.

La nota di risposta di Irene Galletti, capogruppo in Consiglio Regionale del Movimento 5 Stelle

“I cittadini non chiedono promesse irrealizzabili, ma risposte vere. Con la nostra proposta di legge, finalmente approvata in Seconda Commissione, avviamo un percorso concreto per liberarli dall’assurdità dei canoni livellari.”
 
Lo dichiara Irene Galletti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, promotrice dell’iniziativa che punta a risolvere in modo definitivo una questione rimasta irrisolta per decenni. “Abbiamo scelto la strada più difficile, ma anche l’unica efficace: un intervento legislativo nazionale, che dovrà essere affiancato da un’iniziativa regionale per ridurre drasticamente i costi dell’affrancazione.”
 
Il Movimento 5 Stelle ha costruito la proposta con rigore, cercando il massimo rispetto delle normative esistenti per offrire uno strumento non impugnabile e quindi Ipotizzare scorciatoie o soluzioni alternative a buon mercato non sarebbe onesto: con tutto il rispetto per l'approfondimento chiesto e ottenuto dalla Lega in commissione sulla loro proposta emendativa, che abbiamo concesso, parlare nella mozione di annullamento dei canoni sarebbe un gesto di propaganda che illuderebbe le persone per poi farle ritrovare con un problema ancora più grande."
 
“Serve responsabilità, non slogan. Se il centrodestra vuole davvero aiutare le persone, voti la nostra proposta e si impegni per una calendarizzazione seria in Parlamento, visto che governa, seppur con risultati discutibili. Altrimenti, avrà solo contribuito a scaricare il problema sulle prossime generazioni.”

 

redazione.cascinanotizie