Cantiere Sant'Ermete, le opposizioni all'attacco della Giunta

Politica
PISA e Provincia
Mercoledì, 6 Aprile 2022

Le forze di opposizioni in Consiglio Comunale a Pisa, compatte, chiedono una commissione consiliare d'indagine sui ritardi nella realizzazione delle case popolari a Sant'Ermete

Cantiere Sant’Ermete: Servono verifiche e non propaganda

Martedì prossimo arriverà in Consiglio comunale la proposta di delibera consiliare sottoscritta da tutte le forze di minoranza per istituire una Commissione di indagine, come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale, sui cantieri per la realizzazionedei nuovi alloggi popolari a Sant’Ermete, con l’obiettivo di redigere una relazione entro 30 giorni e portarla alla attenzione dello stesso Consiglio.

La decisione della maggioranza di bocciare questa richiesta è un fatto grave. Al contempo il tentativo di mettere una toppa a questa scelta insostenibile dichiarando che sia la Seconda Commissione di controllo e garanzia a svolgere l'indagine sui cantieri di Sant'Ermete è una presa in giro.

Non a caso, infatti, per questi casi nello statuto comunale sono previste due fattispecie separate e distinte. La Seconda commissione di controllo garanzia non ha per statuto i compiti che il lavoro di indagine richiede, e, comunque sia, questo significherebbe far perdere il lavoro d'inchiesta nei mille compiti della commissione e della programmazione dei lavori. E' questo il vero scopo della maggioranza: dire che si è  favorevoli all'indagine ma nei fatti renderla impossibile.

Rimaniamo al riguardo molto sorpresi dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla Direttrice di Apes che in maniera assolutamente anomala, e a nostro giudizio inopportuna, interviene nel merito di una proposta consiliare, dichiarando di aver sempre fornito la documentazione richiesta. Teniamo ad evidenziare che questo è un dovere previsto dalla legge e non un fattore discrezionale. E proprio alla luce della lettura degli atti riteniamo necessario fare una verifica sull’operato di Apes e della Proter srl: dalla progettazione e sue varianti, fino all’assegnazione ed esecuzione dei lavori, per arrivare all’abbandono del cantiere e il conseguente contenzioso con  l’eventuale escussione della garanzie depositate.

Inoltre in merito alle condizioni in cui versano gli alloggi popolari che non saranno demoliti, a seguito del sopralluogo fatto dalla Seconda di controllo e garanzia e del verbale approvato, teniamo a sottolineare che la stessa commissione ha chiesto  ad Apes anche attraverso le autorità competenti tutte le verifiche sulle condizioni di abitabilità di questi appartamenti, su cui colpevolmente sono mancati in questi anni gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che hanno determinato condizioni indegne in cui si costringono le persone a vivere. Quali sono le azioni intraprese da Apes dopo questo verbale della Commissione? S

enza peraltro dimenticare che la stessa Apes  dà tempo ha numerose relazioni al riguardo senza che abbia proceduto alle verifiche e agli interventi necessari.

D’altronde occorre anche ricordare che lo stesso consigliere della Lega, Lazzeri, in un recente consiglio comunale ha definito “la situazione degli abitanti "non bella" ma non emergenziale”. Ancora una volta si mistifica la realtà per non assumersi le proprie responsabilità sulle verifiche di questo cantiere e sul proprio lavoro.

La stessa proposta della Giunta  di stanziare 800 mila euro per il completamento degli alloggi, inserito nella prossima variazione di bilancio, è priva di qualsiasi fondamento visto che ad oggi non esiste alcuna stima da parte di Apes, come dichiarato in commissione dalla stessa Direttrice, sulle risorse necessarie per finire i lavori, complice anche l’aumento dei costi dei materiali.

Perché ancora una volta si fa una operazione demagogica e di propaganda senza spiegare bene le cose come stanno agli abitanti del quartiere?

Il senso della nostra proposta va esattamente nella direzione opposta, di fare chiarezza e richiamare tutti gli enti coinvolti dalla Regione, al Comune ad Apes a tutte le proprie responsabilità, senza farle ricadere ancora una volta sulle cittadine e cittadini.

Ciccio Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Olivia Picchi – Partito Democratico

Gabriele Amore – Movimento 5 stelle

Antonio Veronese – Patto civivo

redazione.cascinanotizie