Caos refezione e orario al comprensivo Fucini
La protesta raccolta dalla consigliera Maria Antonietta Scognamiglio: mensa in ritardo e mancanza di assistenza specialistica per i disabili nel tempo pieno
Genitori in mobilitazione al comprensivo Fucini di Pisa a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico: “Dopo tre mesi di pausa estiva in cui c’era tutto il tempo affinché Comune e istituto scolastico potessero trovare soluzioni adeguate, raccogliamo – afferma la consigliera comunale Pd Maria Antonietta Scognamiglio - i malumori delle famiglie che si sono rivolte al dirigente scolastico a seguito della seduta straordinaria del Consiglio d’Istituto.
Due i problemi segnalati: l’orario ridotto per le prime due settimane (per infanzia e primaria) e soprattutto la mancata attivazione del servizio mensa, rinviata al 29 settembre nonostante la disponibilità del gestore a partire sin dal primo giorno. Il Dirigente – si legge nella lettera firmata dai rappresentanti dei genitori - ha specificato che il ritardo è dovuto all’impossibilità di garantire a tutti gli alunni la corretta e sicura fruizione del pasto e del tempo pieno. Infatti, a seguito dello scioglimento dell’ente comunale erogatore del servizio di assistenza specialistica per gli alunni con disabilità, non è stato ancora nominato un nuovo ente né, di conseguenza, gli assistenti specialistici necessari a coprire le ore di tempo pieno.
Ma la risposta – commenta Scognamiglio - è priva di senso: l’attivazione o meno dell’assistenza specialistica come può bloccare l’intero servizio? Facciamo chiarezza: assistenza specialistica e refezione non sono legate. In ogni caso, stiamo parlando di due disservizi che vanno ad impattare sull’organizzazione familiare generale e in modo particolare su quei nuclei in cui sono presenti studenti con disabilità, gli stessi che si sono fatti carico di un grande impegno durante l’estate e che attendono l’inizio della scuola come un momento importante. L'amministrazione comunale avrebbe dovuto sciogliere questi nodi per tempo, senza mettere in difficoltà le famiglie. Perchè non lo ha fatto?".