Caos serie B: cambia l'organico ed il calendario, ma non è finita qui

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PISA e Provincia
Martedì, 18 Luglio 2023

Il Pisa esordirà con il Perugia e non con il Lecco, ma le opzioni sul tavolo sono molte: ecco come potrebbe cambiare il calendario di Serie B

Contrordine: non sarà Pisa-Lecco l’ouverture del campionato di serie B 2023-2024, bensì Pisa-Perugia. Così ha deciso nella serata di ieri il Consiglio di garanzia del CONI che ha riportato in vita quando deciso in primo grado, ovvero l’esclusione del Lecco colpevole di non aver rispettato i termini dell’iscrizione sulla questione stadio e riportato in serie B in Perugia terzultimo (con pieno merito) nella scorsa stagione.

È un calcio che perde credibilità giorno dopo giorno, abbattuto sotto i colpi della giustizia sportiva, in attesa che si pronunci quella ordinaria. A tutto questo sembra poco interessata anche l’opinione pubblica con la stampa specializzata intenta a parlare di calciomercato e trattative, relegando nelle ultime pagine quanto sta accadendo fuori dalla serie A, ma finché non si capirà che senza le fondamenta il vertice della piramide non può stare in piedi una svolta al sistema calcio non arriverà mai.

Parliamoci chiaro: lo scandalo non sta nei nomi, Lecco, Perugia, Reggina, Brescia, Foggia, lo scandalo sta nel fatto che ad un mese esatto dall’opening day previsto per il 18 agosto, non è noto l’organico del campionato e neanche il calendario perché a questo punto tutte le opzioni sono li sul tavolo a disposizione della giustizia ordinaria che sarà chiamata ad esprimersi il 2 agosto con il Tar e addirittura il 29 dello stesso mese con il Consiglio di Stato, ben 10 giorni dopo la data prevista per l’avvio del campionato che a questo punto quasi certamente slitterà in avanti al 2 settembre, ma più probabilmente al 16 se la giustizia ordinaria dovesse salomonicamente dar ragione a tutti, riammettendo Lecco e Reggina senza escludere Brescia e Lecco, costringendo di fatto la serie B ad un campionato a 22 squadre e quindi alla stesura di un nuovo calendario. Soluzione questa assai sgradita ai presidenti che vedrebbero la torta dei diritti Tv, già ridotta dall’addio di Helbiz, restringersi ulteriormente perché da tagliare con due fette in più.

Da anni si dibatte di rapidità della giustizia sportiva e certamente in questo caso le operazioni si sono svolte più celermente, ma resta devastante per il sistema calcio l’intrusione della giustizia ordinaria che va a dilatare i tempi e portare di fatto a ben cinque i gradi di giudizio prima di arrivare a sentenza definitiva. Negli anni ’80, lungi da essere perfetta, il Pisa lo ha vissuto sulla sua pelle, ma almeno ci si si poteva rivolgere, dopo il secondo grado, alla CAF e li finiva tutto, la giustizia ordinaria restava fuori dalla porta e così dovrebbe essere, giusto o sbagliato che sia, solo in questo modo si metterebbe in atto a 360 gradi la tanto invocata autonomia dello sport. Appuntamento quindi al 2 agosto per un altro capitolo, in quella data ne sapremo di più, come sapremo di più del calendario, ad oggi è Pisa-Perugia, ma potrebbe tornare ad essere Pisa-Lecco, come potrebbe essere un'altra partita se verrà posticipato l’inizio del campionato e si decidesse di partire dalla giornata sorteggiata in quella data per recuperare poi con turni infrasettimanali quelle perse, oppure se il calendario andrà riscritto da capo con l’aumento dell’organico a 22 squadre (con conseguente cambio del format promozioni e retrocessioni non solo in cadetteria, ma anche in serie C). La saga continua e purtroppo non è una fiction, è l’amara realtà del sistema calcio sembra più simile ad un grande circo, con gli eroi trapezisti che vivono nell’oasi della serie A e nani e ballerine che invece si barcamenano nell’inferno delle categoria che con troppa faciloneria vengono definite minori.

massimo.corsini