Carabinieri aggrediti: "Come birilli ai posti di blocco"
Il sindacato: "Non bastano i taser a proteggerci, è il momento di inasprire le sanzioni sui reati"
“Quanti uomini devono essere aggrediti prima che lo Stato capisca che c’è un’emergenza sicurezza? Solo nel 2021 sono 2.655 le aggressioni fisiche agli agenti sulle strade, più di 7 al giorno, in media una ogni 3 ore e mezza” – così Antonio Nicolosi, segretario generale di UNARMA, sindacato dei carabinieri.
“Abbiamo bisogno di risposte chiare anche sulle modalità d’intervento: se al Nord la polizia stradale lombarda scoraggia gli inseguimenti per tutelarci, al Sud in questi giorni siamo diventati birilli nei posti di blocco. Nel weekend due carabinieri sono stati investiti nel napoletano ma tanti altri, in tutta Italia, sono esposti ogni giorno a rischi che come UNARMA vorremmo fossero presi in considerazione dai Dicasteri competenti: non bastano i taser a proteggerci, è il momento di inasprire le sanzioni sui reati. Servono pene più gravi che scoraggino gli italiani a trasgredire le norme, il ruolo delle istituzioni e arginino minacce e aggressioni contro le Forze dell’Ordine, soprattutto per chi viola il codice di comportamento. Su quelle strade, a vigilare per la sicurezza dei cittadini, ci sono donne e uomini in divisa che fronteggiano da soli dei rischi”.