Caritas Pisa, 50% in più le famiglie assistite
Già oggi sono di più di tutte quelle sostenute nel 2019 e alla fine dell’anno mancano ancora più di tre mesi. Sono 1.706, infatti, i nuclei familiari sostenuti dalla Caritas diocesana dall’inizio dell’anno al 10 settembre, l’8,9% in più di tutti quelli incontrati e seguiti lo scorso anno
Soprattutto +52,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Un quarto di essi (27,1%, pari a 586 nuclei) sono persone che si sono rivolte per la prima volta ai servizi Caritas nel 2020, quasi tutte a partire dal lockdown in poi.
E’ un po’ come osservare una valanga leggere i numeri delle persone incontrate dalla Caritas diocesana dall’inizio dell’anno ad oggi, in particolare a partire dall’emergenza Covid-19. Che magari rallenta un po’ nell’avvicinarsi a valle, ma che, per ora, non si arresta. E che non risparmia i più piccoli, l’anello più debole delle famiglie più fragili: “Stiamo seguendo 462 famiglie con minori a carico, il 42,9% in più rispetto al 2019 – spiega il direttore don Emanuele Morelli -: sono bambini che vivono in famiglie alle prese con fragilità di tipo socio-economico o di altro genere, e di sicuro sono fra quelle che hanno sofferto di più nel periodo della sospensione della scuola in presenza e della didattica a distanza”.
Nei mesi scorsi la Caritas diocesana li ha sostenuti principalmente aiutandoli nel reperimento dei device e delle connessioni internet necessarie per poter seguire le lezioni: “In molti casi si è trattato di un vero e proprio lavoro di accompagnamento teso a fare in modo che potessero ottenere gli strumenti messi a disposizione dalle scuole perché uno dei problemi è stato anche la difficoltà nell’accedere alle informazioni e nel compilare la modulistica, nonostante il grande impegno delle scuole nel mettere le famglie a conoscenza dell’opportuinità – spiega il direttore -: quando questo non è stato possibile, siamo intervenuti direttamente mettendo a disposizione i tablet e i computer portatili che ci sono stati donati o quelli che abbiamo acquistato. In tutto ne abbiamo distribuiti 25”.
Con l’inizio dell’anno scolastico, però, si apre una fase nuova. In cui, per molte famiglie, anche l’acquisto del materiale scolastico può essere un problema. Da qui la raccolta solidale di prodotti per la scuola da Caritas Toscana insieme a Unicoop Firenze e alla Fondazione “Il Cuore si Scioglie” per la giornata di domani (sabato 12 settembre) in molti supermercati della regione. Nel territorio pisano e in Valdera saranno interessati i punti vendita di Cisanello, ll Centro dei Borghi a Navacchio, il supermercato di Vecchiano e a Pontedera il punto vendita di via Terraccini. Saranno raccolti quaderni e ricambi forzati, fogli protocollo, blocchi note, penne, pennarelli, matite, lapisa, album da disegno, evidenziatori e marcatori, gomme, temperamatite, colla stick, squadre, righelli e goniometri. Unicoop e Fondazione Il Cuore si Scioglie raddoppieranno le donazioni effettuate. “Una parte del materiale sarà sicuramente destinata alle famiglie con minori in età scolastica che seguiamo – racconta il direttore della Caritas don Emanuele Morelli -, ma saranno sostenute anche altre realtà del territorio come i doposcuola promossi dalle parrocchie del Cep e Santo Stefano Extra Moenia in città, di Metato nel Comune di San Giuliano Terme e di San Lorenzo alle Corti in quello di Cascina E poi abbiamo suggerito di sostenere anche le comunità per minori delle cooperative “Il Simbolo” e Paim e i progetti delle associazioni Cif e del Centro San Marco. E' la prima raccolta di questo genere che organizziamo nel nostro territorio ma arriva nel momento opportuno: siamo grati alla sezione soci di Pisa di Unicoop Firenze per questo importante gesto di attenzione”.
Rimane, però, anche il problema dei libri di testo, una voce di spesa non di poco conto nel bilancio di molte famiglie: “L’impegno delle scuole è, comprensibilmente, tutto concentrato ad organizzare la ripresa e, quindi, rispetto agli altri anni è un po’ più complicato dedicare attenzione alle situazioni di maggiore difficoltà anche economica: abbiamo rapporti con una decina di istituti scolastici, sia medi che superiori e in almeno sei di essi, quest’anno non è stato possibile promuovere percorsi per sostenere chi fatica a sostenere le spese per i libri di testo” spiega il direttore.